paura in trentino

L'esperta: "Il terremoto? Colpa della spinta della placca africana"

Lucia Margheriti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: «Il Trentino èuna zona di media pericolosità sismica»



TRENTO. Il terremoto di magnitudo 3.6 registrato alle 9.14 rientra nella normale attività registrata nella provincia di Trento negli ultimi anni. «È una zona di media pericolosità sismica, nella quale terremoti della stessa entità sono state registrati negli anni passati», ha detto la sismologa Lucia Margheriti, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

È una zona, ha aggiunto, «nella quale storicamente non risultano terremoti forti». Sismi di intensità maggiore si sono invece registrati in passato in aree vicine, come quella del Garda e Montello, verso Treviso.

A generare l'ultimo sisma, così come gli altri terremoti nella zona delle Alpi centrali e orientali, ha spiegato la sismologa, «è un meccanismo di tipo compressivo dovuto alla spinta della placca africana contro quella eurasiatica».

Alla luce di questa situazione, ha rilevato Margheriti, «tutta questa zona ha una buona copertura della rete sismica nazionale, in grado di rilevare terremoti anche molto lievi». Dalle prime analisi relative al risentimento del terremoto avvenuto oggi emerge che la percezione è stata generalmente analoga a quella relativa al quarto grado della scala Mercalli, che corrisponde a effetti come oggetti caduti da mobili e scaffali nelle zone più vicine all'epicentro.













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