MONTAGNA

L'annuncio di Danny Zampiccoli: "Lascio il rifugio Altissimo. Con il cuore"

La guida alpina ha comunicato la sua decisione con un video sui social network: "Sono stati 17 anni meravigliosi"


Andrea Selva


TRENTO. Dopo 17 (bellissimi) anni la guida alpina Danny Zampiccoli lascia la gestione del Rifugio Altissimo. E lo fa a modo suo, con un video diffuso su Facebook in cui (non trovando le parole) annuncia la sua decisione con una serie di cartelli e infine con cuore disegnato sulla maglietta: "E' stata una scelta decisa con il cuore - conferma al Trentino - e tutte le volte che ho deciso in questo modo non ho mai sbagliato".

Ecco il video:

Non è stato facile per Zampiccoli prendere questa decisione dopo tanti anni che - dice - sono stati intensi e meravigliosi: "Ma ho sentito la necessità di una svolta, anche in considerazione che il rifugio non è mio e sento l'esigenza di realizzare qualcosa di mio". Sarà la Sat - che è proprietaria del rifugio sul Monte Altissimo, nel gruppo del Baldo - a incaricare un nuovo gestore che prenderà in mano la struttura a partire da aprile.

Sui social network la notizia si è diffusa con grande rapidità, come tutte le notizie che riguardano il rifugio Altissimo, contraddistinte dall'hashtag #bassoèbello, ironico riferimento a un rifugio "alto" con un gestore basso di statura come appunto è Zampiccoli. 

"Per la prima volta dopo tanti anni comincio a sentire la fatica - continua Zampiccoli - che non è la fatica di portare a monte i rifornimenti con la jeep perché manca la teleferica, ma una fatica più generale fatta anche di burocrazia. Ho cominciato a sentire che questo rifugio - dove ho conosciuto mia moglie Eva e dove sono nati i miei figli - non è più casa mia. E' stato un periodo meraviglioso della mia vita tanto che quando ieri sera ho annunciato la decisione ai ragazzi che seguono con me il rifugio sono scoppiato in lacrime, ma voglio ascoltare il cuore". A 54 anni, questa la sua età, Danny Zampiccoli rassicura chi ha pensato a problemi di salute ("non è così") e guarda al futuro con l'ottimismo di chi ha ancora tanti progetti davanti, sempre con la montagna come punto di riferimento.













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