paolo, dai frigoriferi alla vetri speciali

«Io ex Whirlpool, nella fabbrica cambiata»

TRENTO. Per Paolo Holler la Festa di oggi non è solo simbolica. E' festa vera. Magari non completa, perchè diversi suoi ex colleghi alla Whirlpool sono rimasti ancora senza lavoro, ma lui, 51 anni,...



TRENTO. Per Paolo Holler la Festa di oggi non è solo simbolica. E' festa vera. Magari non completa, perchè diversi suoi ex colleghi alla Whirlpool sono rimasti ancora senza lavoro, ma lui, 51 anni, ora operaio addetto al controllo qualità alla Vetri Speciali di Spini, può guardare al futuro e progettare la pensione.

Holler lei è stato protagonista di una storia a lieto fine nel mercato del lavoro trentino.

«Ho lavorato per 15 anni alla Whirlpool di Spini. E, dall'interno, ho vissuto anche tutto il periodo di difficoltà, sino alla chiusura dello stabilimento».

Di che cosa si occupava?

«Ero in uno dei reparti che trattava i componenti dei frigoriferi. Non ero alla catena di montaggio, ma allestivo e controllavo i pezzi che poi andavano al montaggio. E sono stato alla Whirlpool fino alla cessazione della produzione e alla chiusura definitiva dei cancelli».

In quanti eravate al lavoro in quella fase?

«Eravamo in 550 in fabbrica, più altre persone che lavoravano con l'indotto dell'azienda».

Che tipo di prospettiva vi si era prospettata a quel punto?

«La cassa integrazione. C'è stato anche chi poteva scegliere di farsi liquidare e di andarsene in modo definitivo, a fronte di una buona uscita di 50 mila euro lordi. Ma la grande maggioranza ha scelto la cassa integrazione prima e la procedura di mobilità poi».

Lei è rimasto sul mercato.

«Sì ho scelto la cassa integrazione che non è stata lunghissima. Poi sono andato in mobilità, durante quel periodo ho seguito dei corsi di riqualificazione, organizzati dalla Provincia».

Ha pensato bene di guardarsi attorno.

«Ho fatto un corso di pizzaiolo ed uno di informatica».

Quando c'è stata la svolta?

«Quando mi è arrivata la telefonata, siamo ad ottobre del 2015, della Vetri Speciali che mi chiamava per un colloquio. Alla fine di novembre sono entrato, con la prima squadra composta da 30 operai nello stabilimento della Vetri Speciali, a Spini.

Un rientro si può dire, no?

«E' stata una strana sensazione, visto che lo stabilimento è lo stesso che prima ospitava la Whirlpool. Un po' come rientrare in una casa e trovarla con un diverso arredamento».

Non tutti i suoi ex colleghi, però, hanno trovato posto alla Vetri Speciali...

«Purtroppo no. Credo che noi ex della Whirlpool siamo in 110. Purtroppo tanti sono rimasti a casa, circa 200 sono ancora senza lavoro. Ed è una dunque una Festa del Lavoro dolce-amara».

(g.t.)













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