ECONOMIA

Industria, nel 2016 occupazione in crescita del 2,3%

Nel 2016 aumenta il numero di occupati dell'industria trentina con più di 10 dipendenti: gli addetti totali crescono del 2,3%, passando da 29.248 a 29.933



TRENTO. Il segno positivo, registrato puntualmente dai dati della Camera di Commercio diffusi a fine anno, mostra una prima inversione di tendenza dopo anni di occupazione in calo.

Nel dettaglio gli occupati crescono di 16 unità nell’estrattivo (+ 4,8%), da 333 del 2015 a 349 occupati; di 396 unità nel manifatturiero (+ 1,8%), da 20.893 a 21.289; di 98 nelle costruzioni e installazione impianti (+2,1%), da 4.527 a 4.625; di 17 occupati nel settore vendita autoveicoli (+2% ), da 813 a 830; di 158 occupati nel comparto elettrico, acqua e gas (+5,8%), da 2.682 a 2.840. 

Dal punto di vista settoriale, all’interno del manifatturiero, gli andamenti sono stati i seguenti: prodotti in metallo + 215 occupati, lavorazione minerali non metalliferi +127 occupati, legno + 78 occupati, carta e stampa + 50 occupati, chimico + 37 occupati; negli altri settori si è registrata una sostanziale stabilità. 

“Il settore industriale rimane fondamentale per l'assetto produttivo del Trentino – sottolinea il segretario generale della Cgil del Trentino, Franco Ianeselli -. Siamo in presenza di una buona dinamicità sia per la presenza di aziende di eccellenza in diversi rami di attività, che per le politiche di rigenerazione e di sostegno messe in campo dalla Provincia. La piccola ripresa occupazionale 2016, anche nei settori costruzioni ed estrattivo, è un segnale senz’altro positivo. E' però indispensabile continuare ad investire sulla rigenerazione del nostro tessuto produttivo, incentivando l'innovazione. Un tessuto produttivo innovativo è in grado di attrarre risorse umane qualificate, creando un vantaggio per tutta la collettività oltre che solide basi di sviluppo”.

Nel 2016 si è ridotto anche il ricorso alla cassa integrazione straordinaria: le ore di cigs sono state 1.323 milioni, meno della metà del 2015 quando sono state autorizzate 3.052 milioni di ore (corrispondenti a circa 1.500 lavoratori equivalenti).

Se si guarda ai territori, tra il 2015 e il 2016 l'occupazione ha visto un recupero significativo in Valsugana, (+ 378 addetti) e in val dell’Adige (+ 100 addetti); stabilità o scostamenti minimi nelle  altre aree.

La Cigl del Trentino sottolinea comunque che i numeri attuali sono ancora lontani dai dati del 2008, precedenti la crisi. In otto anni sono sono persi, in totale, 3.046 occupati; nel 2008 infatti gli addetti all'industria erano 32.979. Il ridimensionamento più pesante è stato nell'estrattivo, con un calo di 456 occupati su 805 totali (-56,6%), nel manifatturiero l'occupazione si è ridimensionata di 2.154 su 23.443 totali (-9,2%), le costruzioni e installazione impianti hanno perso 1.863 addetti su 6.488 totali (-28,7%). 













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