In biblioteca 35 anni di computer
Dai primi personal al tablet, i cimeli delle rivoluzione informatica
ROVERETO. Tornano in mostra i computer d'epoca. Da qualche giorno in biblioteca è possibile osservare "Era solo un chip..." la mostra dell'evoluzione dei computer dal 1978 a oggi, e quindi ripercorrere la strada che dai primi home computer ha portato fino ai tablet attuali. Gli appassionati Damiano Cavicchio, Ugo Masè, Manolo Pisoni e Mauro Rospocher, hanno riposto nelle bacheche circa 100 oggetti e reperti di archeologia informatica provenienti da collezionisti privati e da enti. «La mostra - sottolineano gli organizzatori - costituisce un omaggio ai tanti protagonisti della rivoluzione digitale che si è realizzata negli ultimi 35 anni in Italia e che ora è testimoniata dagli smartphone e dai tablet che poco alla volta stanno sostituendo i pc. Un cambiamento epocale segnato dalla progettazione del primo microchip nel 1971 che ha dato vita al primo "personal computer". Si trattava di macchine con dichi "floppy" da 5,25 e memorie ridottissime. Tra questi vanno ricordati l'Apple I (1976), l'Apple II (1977) il quale era dotato di tastiera integrata e design accattivante, il PC-IBM (1980), e l'Olivetti M24 (1984). Accanto a questi non vanno dimenticati tutti i computer pensati unicamente per far rendere al meglio i giochi come la gamma Commodore che ha segnato un'intera generazione. La mostra è un dono a tutti e in particolare alle giovani generazione che, con Internet, hanno già cambiato il loro modo di studiare, di comunicare e di vivere».
La mostra sarà aperta fino a lunedì 25 dalle 9 alle 22 (la domenica dalle 9 alle 13). (pa.t.)