In 700 per una notte in palafitta

Ledro, straordinaria partecipazione al concorso che mette in palio un’esperienza da Flinstones


di Aldo Cadili


LEDRO. Riscuote un inaspettato successo la prospettiva di trascorrere un fine settimana in una rudimentale palafitta di legno e paglia del Museo palafittino di Molina di Ledro, analoga a quella dell’età del bronzo, (attorno ai 4 mila anni a.C.) in cui vissero i nostri antenati. Sarà una permanenza maggiormente suggestiva per l’ambiente circostante trasformato in un angolo di preistoria a pochi metri dal lago di Ledro.

Sono oltre 700 in soli quaranta giorni le adesioni provenienti da tutt’Italia, all’originale concorso “Una notte nella palafitta di Ledro”, ideato dal Consorzio per il turismo della valle, dal Museo tridentino di scienze naturali e dall’assessorato alla cultura del Comune di Ledro e si prevedono cifre da record quando il prossimo 15 giugno si concluderà la strepitosa iniziativa. Dalla marea di concorrenti saranno estratte a sorte le due persone fortunate che la sera del 5 luglio “riposeranno” nella palafitta.

«A differenza dei loro antenati – commenta la direttrice dell’locale Consorzio per il turismo, Stefania Oradini – i vincitori non dovranno vedersela con animali poco raccomandabili, o addirittura preistorici come i dinosauri, al contrario, per loro saranno predisposti vari appuntamenti per immedesimarli maggiormente alla realtà degli antenati palafitticoli. Si inizierà con una cena che reinterpreterà gli ingredienti e i sapori dell’Età del Bronzo: carne, formaggio, farro e cereali, lenticchie, piccoli frutti di bosco e miele daranno vita a un menu accattivante da gustare con cucchiai di legno oppure… con le mani, ovviamente le più usate allora. Seguirà una serata dedicata con attività da svolgere tra le capanne seguendo il filone dei millenni passati. D’altra parte non capita tutti i giorni di trovarsi catapultati per una notte in piena età del bronzo, ad aspettare l’alba all’interno di una capanna di paglia e legno adagiata su una palafitta con accanto le acque lago».

«Il segreto del successo del concorso - conclude la dinamica direttrice Stefania Oradini - è favorito dall’unicità del sito preistorico sul lungolago di Molina dove si possono ancora osservare i resti di un villaggio di palafitte risalente al tardo neolitico (4.000 a. C.) che per l’enorme portata culturale e storica è stato dichiarato recentemente Patrimonio dell’umanità dall’Umesco».

Per partecipare al concorso è sufficiente cliccare sul sito www.vallediledro.com/concorsopalafitte e compilare con attenzione il form di iscrizione. Dopo di che sperare nella Dea Bendata che dopo il 15 luglio estragga il proprio nominativo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













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