Imu, nessuno sconto ai residenti di Pratosaiano

Per il sindaco Mattei la frazione non soffre più disagi di altre zone del Comune Però ammette: «Le passate amministrazioni non hanno mantenuto le promesse»



ARCO. Niente da fare. Gli abitanti di Pratosaiano devono pagare l'Imu come tutti gli altri arcensi proprietari di casa. La giunta comunale ha rigettato la richiesta avanzata al sindaco Mattei, tramite una petizione, da alcuni cittadini della frazione dell'Oltresarca. Una richiesta palesemente provocatoria e mirata essenzialmente a portare alla luce una situazione di disagio: gli abitanti lamentano di essere tenuti in scarsa considerazione da parte dell'amministrazione municipale. La risposta di Mattei – che verrà ufficializzata martedì sera, in consiglio, come prevede il regolamento comunale – è perentoria: il Comune non ha competenza per quanto riguarda la rendita catastale e quindi il valore di ogni abitazione, che invece spetta alla Provincia (in realtà il Comune avrebbe la possibilità di agire sulla leva delle detrazioni).

Il sindaco, poi, non ha condiviso l'eccessiva negatività palesata dai residenti di Pratosaiano nella petizione, giudicata sproporzionata alla realtà dei luoghi, che nel contesto comunale meritano – cita Mattei – «una parte di rilievo preferibilmente associabile ad un “polmone verde” importante per l'alto Garda con le sue vocazioni. Sulla discarica della Maza – prosegue il primo cittadino – la gestione è sicuramente migliorata in tempi recenti con significativi interventi pubblici e un'attenzione che hanno concretamente mitigato le situazioni del passato».

Un'altra dose di critiche dei firmatari riguardava lo stato precario delle infrastrutture viarie. «Le devastazioni evidenziate – spiega Mattei – derivano dalla collocazione delle reti di servizio e rientrano nelle attività volte a migliorare la funzionalità delle aree. Risulta scontato che in seguito si effettueranno i ripristini necessari ma è impensabile avere progresso senza fare nulla e senza creare disagi.» Per Mattei i residenti nel descrivere la situazione hanno «calcato la mano con effetti quasi grotteschi» perché comprensibilmente frustrati dalla mancata realizzazione di un parcheggio e di un luogo di ritrovo per la comunità, «troppe volte promesse nel passato dalle precedenti amministrazioni e mai concretizzati, con il risultato di essere una delle poche frazioni arcensi prive di uno spazio pubblico». Il sindaco conclude ricordando che qualcosa, recentemente, è stato fatto e nello specifico l'avvio del servizio di trasporto pubblico e vari rattoppi del manto stradale. (gl.m.)













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