Il vescovo ai cantori della stella: "Apritevi agli altri"
In 400 sono stati accolti in Duomo e ora porteranno il messaggio in tutto il Trentino
TRENTO. “Da creatore del mondo a costruttore di porte. Gesù ha lasciato che suo padre, il falegname Giuseppe, gli insegnasse a fare porte. Perché è tipico di chi ama lavorare perché gli altri siano più grandi di lui. Andate e raccontatelo alle nostre comunità e alle nostre famiglie”.
Questo il “mandato“ dell’arcivescovo Lauro Tisi, in cattedrale, ad oltre quattrocento “cantori della stella”: bambini e ragazzi da tutto il Trentino, vestiti da magi e pastori, pronti a rivivere la tradizione dell’annuncio del Natale nelle vallate trentine, di casa in casa, seguendo la stella issata davanti a loro.
Ad accompagnarli, in Duomo, genitori e animatori dei gruppi di catechesi, dell’oratorio, degli scout o di altre realtà legate alle comunità parrocchiali a cui appartengono i “cantori”. Nella sua breve riflessione, il vescovo ha poi aggiunto: “Gesù montava solo porte anti-panico, quelle che si aprono verso l’esterno, come le uscite di sicurezza. Vi invito a diventare montatori di porte anti-panico. Se si aprono all’esterno siamo salvi. Apritevi e sarete felici!”.
Alle persone che li accoglieranno nelle case, i ragazzi offriranno canti, poesie, messaggi di pace e un piccolo segno natalizio. Nelle loro soste saranno anche raccolte offerte per la "Giornata dell’Infanzia Missionaria" in calendario il 6 gennaio, solennità dell’Epifania. “I Cantori della Stella” sono un’iniziativa curata da due realtà diocesane: Centro Missionario e Ufficio Catechistico.