Il turismo trentino? Genera il 15% del Pil

Nonostante la crisi tengono i numeri complessivi di chi sceglie il Trentino



TRENTO. Il turismo in Trentino tiene e cresce nonostante la crisi e genera il 15% del Pil, contando solo i "pernottanti" e non la gente del posto. Emerge dalla presentazione dei dati definitivi del 2010, così come viene confermato da quelli della stagione estiva 2011, mentre le difficoltà non mancano, causa la scarsa neve d'inizio stagione, considerando singolarmente l'inverno in corso, come peraltro anche nel precedente.

La valutazione dell'impatto del turismo sull'economia provinciale è stata presentata da Trentino Marketing, la società di marketing territoriale, e dall'assessore provinciale al Turismo, Tiziano Mellarini.

L'impatto sul Pil, pari a 2.520 milioni di euro nel 2010, si basa sul fatturato, pari a 2.830 milioni di euro, che incide per il 30% sui consumi interni delle famiglie, pari a 9.725 milioni di euro. "E il calcolo, oltre a non contare la spesa in turismo dei trentini stessi - ha evidenziato l'assessore - esclude anche gli investimenti nelle ristrutturazioni sia di alberghi che di singoli, così come quelli nella promozione. Se considerassimo tutto, l'impatto sul Pil arriverebbe al 30%, quindi il turismo è senza dubbio la forza trainante per il locale, oltre a porsi ai vertici nazionali e internazionali del settore. E tra i punti di eccellenza abbiamo certamente l'offerta sportiva".

Non mancano comunque le proposte dell'assessore per un ulteriore miglioramento: più destagionalizzazione, che ha invitato gli addetti del settore a valutare, e una maggiore internazionalizzazione, "ma con la collaborazione del 'sistema Italia', per arrivare anche all'Estremo Oriente e all'America ad esempio, innanzitutto con le Dolomiti, recente patrimonio Unesco, come detto nei giorni scorsi col ministro Piero Gnudi".













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