lasino - durante la sagra dei santi pietro e paolo

Il paese festeggia il 50° di don Santuliana e don Pedrini

LASINO. Ritorna domani a Lasino la tradizionale sagra dei santi Pietro e Paolo (ai quali è dedicata la chiesa parrocchiale), una delle poche in valle che ha mantenuto, sia a livello di organizzazione...



LASINO. Ritorna domani a Lasino la tradizionale sagra dei santi Pietro e Paolo (ai quali è dedicata la chiesa parrocchiale), una delle poche in valle che ha mantenuto, sia a livello di organizzazione che di appuntamenti, la fisionomia di un tempo. Sono infatti le associazioni parrocchiali e più in generale del paese, che cercano di animare la vita comunitaria in questo inizio estate. Al di là del programma con momenti religiosi (messa e processione eucaristica) ed altri decisamente ricreativi (pranzo comunitario ”disnar ensema” al tendone nel parco Trentini, lotteria-tombola gigante, momenti musicali), la celebrazione di quest’anno festeggia un traguardo importante per due sacerdoti di Lasino: il 50° di sacerdozio di don Giulio Santuliana e di don Franco Pedrini. Esattamente 50 anni fa il paese si era stretto attorno ai due religiosi, che dopo l’ordinazione sacerdotale erano stati solennemente accolti in paese, che, come si usava allora, era imbandierato a festa con tutta una serie di addobbi floreali.

Qualche mese fa era stato presentato dal locale comitato del “Museo dela dòna de‘stiani”, che fa riferimento all’associazione Retrospettive, un filmato, trasferito su cd, che accanto ad una Lasino anni ’60 presenta anche degli spezzoni sulla festa dedicata ai due sacerdoti. Per l’occasione il filmato verrà proiettato domani durante il pranzo comunitario. Quali strade hanno dunque intrapreso i due sacerdoti? Don Giulio, salesiano, dopo un breve periodo di preparazione in Spagna giunge in missione in Colombia, dove rimane fino a qualche anno fa nelle missioni di Granada, Cartagena e Bogotà impegnandosi nel lavoro pastorale nelle comunità cristiane del territorio e nell'avvio e formazione nelle scuole per ragazzi/e giovani: elementari, professionali e superiori (secondo lo spirito educativo di don Bosco); per qualche anno gli venne affidata anche una comunità di lebbrosi.Da qualche anno è tornato in Italia per curarsi dagli acciacchi dell’età, aggravati dalle malattie di quelle regioni.

Don Franco ha svolto invece attività pastorale nel territorio diocesano: dopo gli studi in seminario, è stato ordinato sacerdote in duomo nel giugno del 1966.Quindi la peregrinazione in alcune parrocchie: dapprima a Levico, quindi a Cunevo, a Mezzolombardo (dove è stato anche insegnante) ed infine a Canova di Gardolo. Attualmente è in pensione e svolge, come molti preti, l’incarico di collaboratore pastorale in quel di Levico. (m.b.)













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