Il Festival prosegue (anche) con Boeri 

Economia, ieri il summit per l’edizione 2020. Entro due settimane verrà deciso il tema dell’anno prossimo Ma il comitato scientifico verrà allargato ad altri nomi graditi all’amministrazione del governatore Maurizio Fugatti



Trento. A Roma ieri è stata posta la prima pietra per l’edizione 2020 del Festival dell’Economia. Che si terrà di nuovo a Trento e che avrà ancora (anche) Tito Boeri nel comitato scientifico della premiata manifestazione. Quell’anche si spiega con il fatto che Boeri sarà affiancato anche da altri nomi, oltre a quello dell’editore Giuseppe Laterza, partner della prima ora, nel confezionamento del pacchetto Festival. Nella sede dell’editore in questione si sono seduti attorno ad un tavolo il padrone di casa, Laterza, ovviamente Tito Boeri, Innocenzo Cipolletta, il rettore Paolo Collini, con la giunta rappresentata dall’assessore (all’economia) Achille Spinelli.

Avanti ma cambiando

La conclusione del summit, persino anticipato rispetto ai tempi del passato? Quella che il Festival dell’Economia prosegue, con una Provincia interessata ad allargare la platea dei soggetti coinvolti. Aldilà di letture legate a possibili connotazioni politiche si è ragionato anche sulla possibilità/necessità di immettere linfa nuova in una struttura pensante che, seppure ad altissimo livello, sconta comunque il fatto di essere la stessa da quasi tre lustri. L’idea di fondo, che sembra quasi uno slogan pubblicitario, è quella di innovare senza stravolgere. La volontà è quella di offrire al pubblico che arriva a Trento per affollare le sale del Festival a cavallo tra maggio e giugno la possibilità di avere punti di vista diversi, con qualità e rigore scientifico. L’idea portata a Roma dall’amministrazione Fugatti è quella che un comitato promotore, anche per la mission che è chiamato a portare avanti, dovrebbe essere aperto ad un contributo di innovazione. Un’osservazione che è parsa condivisibile pressochè a tutti i presenti che si troveranno per cominciare a mettere nero su bianco l’edizione 2020 a partire dal tema e da un programma di massima. Si è discusso attorno ad un concetto di integrazione delle scelte fatte sino a domenica scorsa.

Detto in soldoni, per anni, forse dall’inizio di questa esperienza, il pacchetto Festival dell’Economia è stato fatto e confezionato, chiavi in mano, a Roma dai promotori. Con la Provincia che, nella stragrande maggioranza dei casi, si limitava a pagare il conto. Questo come un dato di fatto e con la certezza che si trattava di un prodotto di successo ma figlio anche di un’epoca politica che non c’è più. Dunque si metterà in cantiere un’edizione che non faccia spregio di quanto di buono è stato fatto ma che lo attualizzi.G.T.













Scuola & Ricerca

In primo piano