«Il bypass di Trento nel 2023» 

La partita delle infrastrutture. Colloquio con Ezio Facchin, già commissario straordinario dell’Eurotunnel per il governo: «Il 4 novembre ci sarà la riunione del comitato per licenziare, dopo 180 giorni, il progetto aggiornato della circonvallazione ferroviaria del capoluogo. Non solo»


gianpaolo tessari


Trento. C’è una data: «Il via ai lavori per la circonvallazione ferroviaria di Trento? Nel 2023». Parola di Ezio Facchin, già commissario straordinario del governo Gentiloni e Conte per le opere di accesso al tunnel del Brennero, nominato dalla giunta Fugatti componente del comitato scientifico che si occupa dell’integrazione delle infrastrutture (ferrovie, strade, logistiche) con le tratte d’accesso all’alta velocità/capacità dell’Eurotunnel. Facchin traccia il punto sullo stato dell’arte della circonvallazione ferroviaria del capoluogo. E non solo.

Ingegnere, si parla di funivie, tramvai, ecc, ma finchè non si decide sulla ferrovia sembra difficile prendere decisioni fondanti. A che punto siamo?

Lunedì quattro novembre ci sarà un incontro importante del comitato scientifico a supporto dell’Osservatorio sul corridoio del Brennero. Se mi chiede che cosa è cambiato dal convegno della scorsa primavera, a marzo, quello in città con i vertici di Rfi, le dico che si è lavorato: c’è stato un aggiornamento del protocollo. Il 4 novembre scatterà la tempistica che prevede altri 180 giorni. A metà del 2020 si presenterà formalmente il progetto per il bypass ferroviario in galleria di Trento.

Una data precisa.

Per quella data, a metà del 2020, il progetto dovrebbe essere pronto in modo da avviare la procedura per la sua approvazione che ritengo durerà due o tre anni.

Potremmo vedere le ruspe in azione per il 2023, giusto?

Sì mi sembra una scadenza abbastanza perseguibile per avviare la galleria di circonvallazione. Ora serve aumentare la velocità delle attività. Non c’è dubbio che il nodo fondamentale sia Trento. Anche se altri concetti importanti sono la Valsugana, ma anche la Rovereto-Riva. Certo che la prosecuzione delle tratte su Rovereto è tutta da studiare.

Ma come vi muoverete?

L’auspicio è che con questo comitato scientifico si riesca a mettere nero su bianco un programma pluriennale che consenta alla giunta di andare avanti. Dite che la tempistica è lunga? É quella tipica delle grandi opere.

Il confronto con Bolzano?

Sulla circonvallazione non sono più avanti. La tratta di accesso Ponte Gardena-Fortezza invece è già in appalto per il 2020. Ma quel progetto definitivo è stato presentato nel 2015.

Le sue dimissioni da commissario straordinario: l’allora ministro ai trasporti Toninelli non l’aveva mai convocata. Questo ha inciso sul prosieguo dell’opera?

Mah, su questo io ho sempre sostenuto che i cambi di governo, di qualunque natura, non sono mai determinanti per progetti ultradecennali, di tale portata. I Toninelli arrivano, se ne vanno. Un progetto come l’Eurotunel appartiene al territorio e non al politico di turno. Ci deve credere il territorio, chi ci lavora in prima persona e pensa che quello che si sta facendo sia buona cosa per il futuro.

E lei questa predisposizione positiva la intravede?

A me sembra che tutte le forze imprenditoriali abbiano manifestato il proprio apprezzamento per questo progetto. Poi su questo si innesta la funivia per il Bondone, si può innestare il tram, il Nordus. Lo stesso recupero della città. Ma prima di fare tutti questi inserimenti, occorre partire con il progetto principale che sarà lo scheletro del fondovalle: il resto va costruito intorno. Non il contrario.

L’elettrificazione della Valsugana la vede come un progetto realizzabile?

Sì, su questo saranno decisivi i prossimi mesi. Ci sta lavorando la Provincia e credo ci siano delle buone idee a riguardo.

É tornato in auge anche il collegamento ferroviario Rovereto- Riva.

Si tratta di un progetto interessante e fattibile: va tenuto presente che il lago di Garda è la scelta di elezione del turista tedesco.

Che ne pensa, in chiave Olimpica 2026, del Ring delle Dolomiti?

Un collegamento ferroviario con Feltre potrebbe essere una scelta molto intelligente.













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