l’oipa 

I volontari: «Canile inadeguato» 

Dorigatti: «Recinti piccoli, senza riscaldamento, struttura insicura»



TRENTO. Ornella Dorigatti, delegata Oipa sezione di Trento, interviene nel dibattito attorno al nuovo canile di Trento quasi pronto ad essere inaugurato, e critica la nuova struttura. «La location è inadeguata- spiega- abbiamo un elettrodotto proprio sopra la testa dei volontari e degli animali. A pochi metri l’Adige, con pericolo inondazione; tra un’autostrada ed una tangenziale, se un animale scappa trova la morte. I recinti sono molto piccoli, i box sono realizzati in cemento, quindi poco isolati e difficili da gestire anche per la pulizia». Problemi vengono riscontrati anche per quanto riguarda il riscaldamento, «bastava una serpentina in ogni box». «L’assessore Bungaro non sappiamo se ha mai visto un canile e se possiede un cane - prosegue - Ma la futura gestione può essere sublime. Gilmozzi ha aggiunto altri denari ma il committente, la Provincia, sappiamo che ha dei membri a cui la vita dei cani ben poco importa. L’azienda sanitaria, o meglio i suoi dirigenti, lavorano in un altro posto, lontano da elettrodotti, quindi si suppone che dell’inquinamento delle onde elettromagnetiche a loro ben poco importi».

Dorigatti parla ancora di spazi, con «un corridoio che sembra quello di un mattatoio e la luce dovrà rimanere accesa 24ore su 24h-e conclude-Non potevano affidarsi ad esperti e parlare con chi si occupa tutti i giorni di cani? Non ho mai visto nessun consigliere varcare la soglia di un canile».















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