Fondata da Ottorino, l’impresa funziona ancora. L’altro ramo della famiglia, con Giovanni, si diede alla meccanica

I Visconti, da un secolo con le mani in pasta

In un laboratorio di via Fontana «inventarono» le pizzette confezionate fresche


Giorgio Dal Bosco


 TRENTO. I primi Visconti, cognome altisonante e non trentino, fondatori in seconda generazione di due aziende locali (pasticceria e lavorazioni meccaniche) a Trento sono arrivati alla fine dell'800 da Como. Furono due i fratelli: Stefano (1895) e Ottorino. Un loro nipote, Gino (1932), sarà il titolare fino a pochi anni fa del ristorante «La posada». Dei cinque figli di Stefano rimasti in vita seguiamo Ottorino perché è lui che dà inizio alla generazione di pasticceri, prima artigianali, poi industriali e di nuovo artigianali, imprenditori, come si vede, molto duttili alle trasformazioni, capaci cioè di modulare la produzione a seconda dei tempi.  E' il 1942 quando Ottorino, ventenne, si consocia con il maestro pasticcere Romualdo Lonzi, romano, con cui comincia in via Fratelli Fontana la produzione di biscotti lavorando anche sotto le bombe, biscotti venduti in proprio e distribuiti nei bar e nelle mense. Quando i suoi figli Gianfranco (1946), Rodolfo (1947) Paolo (1955) e Patrizia (1966), avuti dalla moglie Angelina Casagrande, diventano per età potenziali collaboratori, nel 1963 Ottorino scioglie la società inserendo i primi due nella produzione che nel frattempo si è estesa con l'assunzione di alcuni dipendenti ad altri tipi di dolci. Nel 1968 Ottorino, sempre a cassetta della piccola azienda, coopta nell'attività il panificio Pontara di via Calepina. Qualche anno dopo si innesta nell'azienda anche l'ultimo figlio, Paolo, che, pur diplomato, preferisce lavorare tra le farine. Chi si distingue non mettendo mai mano nel laboratorio è l'unica femmina, Patrizia, che si laureerà in Lingue. Le idee ai Visconti non mancano: si inventano - questo il loro successo più vistoso - le pizzette confezionate fresche: basti pensare, ad esempio, che d'estate il bar della piscina scoperta Fogazzaro vende mediamente mille pizzette al giorno. Per chi ha qualche memoria storica di Trento c'è di più. Finalmente scopriamo che il mitico "Moro", al secolo Luigi Cervo, l'ambulante tifoso della Juventus che stazionava davanti alle scuole a vendere panini e dolci vari si è sempre rifornito dai Visconti. Gli anni Ottanta rappresentano lo zenit industriale dei Visconti pasticceri che dopo alcuni spostamenti di sede (da via Fontana a via Calepina, da via Fogazzaro a via Chini) si stabiliscono definitivamente a Lavis, tornando come tipologia alle origini artigianali. Intanto il primogenito Gianfranco ha sposato Marta Casassa con cui ha due figlie: Rossana (1970) tecnica radiologa e Maddalena dipendente Unifarm. Rodolfo e la moglie Maria Anesi hanno il figlio Ottorino (1970) - sposato e due bambini - laureato in Economia che nell'azienda famigliare passa con disinvoltura dalle partite doppie alla farina doppio zero. Paolo ha dalla moglie Angela Povoli la figlia Nikka, laureata in Lettere e linguistica italiana. Anche lei è in azienda con un ruolo da jolly. E adesso un passo indietro e vediamo in parallelo i Visconti delle officine meccaniche di via Degasperi. Altra storia e altra solidità aziendale. A fondarla nel 1960 è Giovanni Visconti (1923) figlio di quell'Ottorino arrivato a Trento da Como agli inizi del 900 assieme al fratello Stefano. Ottorino nel decennio 1920-1930 è stato un noto lattoniere. Suo figlio Giovanni, unico maschio ultimogenito e fratello di Bianca, Elena e Mariuccia, si è messo in proprio come lavoratore meccanico nel 1960, anno della crisi della Caproni, industria a nord di Trento di cui era dipendente. Sposatosi con Porzia Angarano, ha avuto cinque figli: Maria (1950), Lucia (1955), Paolo (1958) sposato e con due figli studenti Luca (1993) e Martino (2001). Gli ultimi nati sono i gemelli Anna e Marco (1962). A proseguire nell'azienda sono dunque i due gemelli e Paolo. La terza generazione potrebbe essere rappresentata dai figli di Paolo. Si vedrà.  

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