DIMARO

«Ho perso tutto, ma almeno sono vivo» 

Il ricordo di Livio Valentini, titolare del Camping distrutto a Dimaro. Il sindaco: «Orgoglioso dei miei compaesani» 



DIMARO FOLGARIDA. La tragedia occorsa a Dimaro lo scorso 29 ottobre sembra ormai essere un lontano ricordo. Transitando per le vie del paese sembra essere tornato quasi tutto alla normalità, ma non per tutti vale lo stesso discorso. A causa dell’alluvione del Rio Rotian c’è infatti chi ha perso l’affetto di un proprio parente, chi la propria casa e chi la propria azienda. È questo il caso di Livio Valentini e del suo Camping Dolomiti: in una sola sera tutto quello che è stato costruito in 35 anni di lavoro è stato spazzato via dal fango, anche se all’imprenditore noneso è rimasta la cosa più cara, la vita.

“Ripensando a quella sera continuo a credere di essere fortunato ad essere vivo – ci dice Valentini -. Ero da solo all’interno della segreteria del campeggio nel momento dell’esondazione: ho sentito un rumore assordante, sono uscito dalla porta e mi sono trovato nel mezzo della colata di fango, massi e detriti. Il buio nascondeva ciò che era successo attorno a me, ma l’alba successiva è stato il momento in cui tutti si sono resi conto di ciò che era avvenuto. In poche ore 35 anni di attività e di investimenti sono stati portati via e con essi se ne sono andati anche i 65 posti di lavoro che annualmente garantivo ai miei dipendenti. Campeggio e pizzeria non esistono più, per il centro rafting i danni sono sicuramente minori, ma tutto il magazzino è stato invaso da 2 metri di fango. La mia passione per il mondo del campeggio è immutata, non peraltro la mia struttura dopo anni di crescita ed investimenti era tra le 100 più belle d’Europa, questa è però una mazzata incredibile, una tragedia che non lascia dormire me e la mia famiglia. Il centro rafting di certo ripartirà, per il resto vedremo. So solo che l’intera Val di Sole sentirà la nostra mancanza.”

Ora però che il fango è stato rimosso, il centro rafting sembra essere pronto a ripartire. A testimoniarlo anche i video postati sulla pagina del “Rafting Center Val di Sole”, che raccontano, oltre al grande cambiamento occorso al fiume Noce, la grande voglia di ripartire che c’è a Dimaro. E questo concetto è stato più volte sottolineato anche dal sindaco Andrea Lazzaroni: “È stato una tragedia di incredibile forza quella che ci ha travolti. Credo che l’intera comunità abbia dimostrato grande unità d’intenti in quei giorni, tentando di darsi da fare per rimarginare una ferita che ha comunque lasciato il segno. Fin da subito ci siamo concentrati su quelle che erano le priorità e, seppur in una situazione d’emergenza, credo si sia fatto il possibile per garantire un rapido ritorno alla normalità. Non tutto potrà tornare come prima, perché Dimaro non dimentica Michela e chi in questa tragedia ha perso casa o un lavoro, ma voglio ringraziare ancora una volta chi si è dato da fare in questi mesi per fare ripartire il nostro comune. Dimaro è viva e si è rialzata.” (s.z.)













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