Grandi eventi, Failoni: no alle linee guida

Trento. Sui grandi eventi al servizio del turismo, anche in montagna, due assessori e due misure. Se il vice presidente Mario Tonina assicura che le linee guida sui grandi eventi (predisposte dal...



Trento. Sui grandi eventi al servizio del turismo, anche in montagna, due assessori e due misure. Se il vice presidente Mario Tonina assicura che le linee guida sui grandi eventi (predisposte dal gruppo di lavoro della cabina di regia delle aree protette) arriveranno presto all’attenzione degli Stati generali della Montagna, il suo collega al turismo Roberto Failoni ha una posizione molto più netta e scettica: «Le linee guida che ho letto sul vostro giornale, con cui mi complimento per lo scoop visto che non avevo avuto modo di consultare quel documento, mi sembrano francamente fatte apposta per essere bocciate. Non voglio entrare nel merito dei dettagli e dei parametri utilizzati, mi limito a dire che se dobbiamo entrare nel merito di queste cose bisognerà farlo con un gruppo di lavoro davvero rappresentativo, perché per il mondo del turismo non è sufficiente un rappresentante di Trentino Marketing, per di più coinvolto in modo marginale, se è vero quello che mi è stato detto».

L’altro lato delle Alpi

Failoni risponde anche al professore di marketing turistico, Umberto Martini, intervistato dal Trentino nei giorni scorsi: «Apprezzo molto il contributo che Martini ha dato al turismo, ma sui possibili “effetti collaterali” dei grandi eventi non sono d’accordo: sono utili, come dimostra l’esperienza di Austria, Svizzera e anche Francia dove non hanno paura di organizzare grandi manifestazioni di successo. Perché la realtà è che ci sono zone, anche in montagna, dove questi eventi possono essere organizzati senza problemi».

Ma c’è il rischio che il documento possa restare in un cassetto, visto che è stato predisposto in ossequio a una mozione delconsiglio provinciale della scorsa legislatura? «Questo rischio non c’è - spiega ancora Tonina - perché si tratta di un documento approvato dal consiglio in modo trasversale, ecco perché quanto meno il documento dovrà essere sottoposto al dibattito, partendo proprio dagli stati generali della montagna». Proprio Tonina (all’epoca sui banchi dell’Upt) aveva approvato il documento, così come Savoi (Lega) e i consiglieri provinciali della Civica Trentina.

A.S.













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