Gli allevatori in festa con l’ansia dei predatori 

La Primavera della Federazione. Tanto pubblico per ammirare gli animali e comprare i prodotti nella sede di via Bettine. Ma in vista dell’estate c’è preoccupazione per i grandi carnivori


Carlo Bridi


Trento. Grande successo di pubblico, e particolarmente di famiglie con bambini alla prima giornata della Festa di primavera organizzata dalla Federazione Allevatori, presso la sede di via Bettine. E oggi si replica con una seconda intensa giornata ricca di appuntamenti. Grande lavoro anche per lo spaccio che ha lavorato intensamente con ben sette addetti alla vendita di tutti i prodotti: dalla carne, ai formaggi, alle mele al vino, tutti a km 0, con lo sconto del 10 per cento. La vendita promozionale con vari assaggi, proseguirà anche oggi. Certo, i punti più gettonati dalle famiglie sono stati gli stand con caprette, pecore, maialini, con tutti i bambini a toccarli e fare la foto con loro. Importanti anche i laboratori per la lavorazione della carne e la trasformazione del latte organizzati dagli studenti della Fondazione Mach. Ma una delle iniziative più gettonate era il giro in carrozza trainata dagli stupendi cavalli Norici.

Il ritorno dei giovani

Ma c’è un altro aspetto che merita essere evidenziato: si tratta del colpo d’occhio dell’arena dove sfilavano con criteri molto professionali prima le manze e poi le vacche, prima le Brune e poi le Pezzate nere, tutte erano condotte da ragazze e ragazzi che fanno parte del gruppo Junior Club dei giovani allevatori del Trentino. Son ben 40 i soci attivi, ed in loro si registra la passione ma anche l’amore verso le loro vacche che ha del commovente. La presenza dei giovani, come ci ha ricordato il vice presidente degli allevatori, Giacomo Broch, è strategica per l’innalzamento del livello del nostro bestiame, ma anche per garantire un futuro ai nostri allevamenti, tutti in montagna, con il grande ruolo di presidio ambientale che svolgono. L’elevato livello morfologico dei 110 capi esposti in mostra che hanno sfilato nell’arena, è stato sottolineato dal giudice esperto Daniel Gasser, che è anche vice presidente del Bauernbund dell’Alto Adige, il livello dei capi esposti è molto alto, ed è abbastanza simile fra Trento e Bolzano perché ambedue le provincie fanno capo allo stesso centro di produzione del seme con il quale gli allevatori fecondano le loro vacche, gestito assieme a Toss, in Val di Non.

Il problema dei lupi

«Ma c’è un grosso problema che preoccupa molto noi allevatori sia del Trentino che dell’Alto Adige» ha affermato Gasser. «Si tratta del problema lupi. Dopo aver investito per decenni per il miglioramento delle nostre malghe, se non si interverrà con decisione, gli allevatori non porteranno più i loro capi in malga con grave danno all’ambiente, al turismo ed anche alla salute della mandria». Oggi, come detto altra giornata intensa: dalle 9 alle 12 mostra dei 75 cavalli Haflinger e Norico, ore 10-12 attività dei giovani allevatori dello Junior Club, pomeriggio premiazioni, fattoria didattica, spettacolo equestre con dimostrazioni di abilità di cavallo e cavaliere, concerto della Piccole Colonne alle ore 15 in sala assemblea.













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