Giovani, 10 mila euro per ogni nuovo assunto 

Under 35, incentivi statali per il settore privato che si sommano ai provinciali In Trentino i contratti a tempo indeterminato aumentati del 5 per cento


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Anno nuovo, incentivi nuovi per chi assume. Il governo ha varato un nuovo piano triennale per sostenere le assunzioni di giovani under 35 che non abbiano mai avuto prima un’occupazione stabile. Per i datori di lavoro privati viene un taglio del 50% dei contributi per i primi tre anni di contratto a tutele crescenti, con un tetto annuo di 3 mila e 250 euro. Per il 2018 l’incentivo riguarderà l’assunzione a tempo indeterminato di giovani con meno di 35 anni. Dal 2019 gli aiuti saranno destinati solo a chi assume giovani fino a 29 anni. Questi incentivi nazionali si vanno a sommare a quelli provinciali elargiti dall’Agenzia del Lavoro. Quindi chi assume a tempo indeterminato un giovane under 35 nel 2018 in Trentino può accedere ad agevolazioni fino a 10.250 euro (7000 euro di Agenzia del Lavoro più 3.250 euro di sgravi dello Stato) il primo anno, 10.250 euro il secondo anno e 3.250 euro il terzo anno se maschio, e 12.250 euro il primo anno (9.000 euro di Agenzia più 3.250 euro di sgravi dello Stato), 12.250 euro il secondo anno e 3.250 euro il terzo anno se femmina. Lo sgravio contributivo è invece riconosciuto ai datori di lavoro nella misura del 100% dei contributi previdenziali ai datori di lavoro privati che assumono, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio: studenti che abbiano svolto presso il medesimo datore attività di alternanza scuola-lavoro o studenti che abbiano svolto, presso il medesimo datore di lavoro, periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione. Una bella spinta per l’occupazione, anche se resta da vedere gli effetti a lungo termine dei giovani.

Il direttore dell’Inps Marco Zanotelli è ottimista e spiega che gli sgravi del passato hanno contribuito a far assumere molti giovani in Trentino Alto Adige e che ci sono state ricadute anche dopo il taglio degli incentivi, a partire dal 2016. «Abbiamo verificato che in diverse imprese trentine molto piccole ( da una a cinque persone) lo sgravio ha consentito di assumere ex novo un lavoratore proprio con l’incentivo dello sgravio. Lo sgravio contributivo è’ sicuramente stato utile alle nostre imprese locali perché ha contribuito a ridurre il costo del lavoro anche se non è sicuramente risolutivo, ritengo personalmente che ridurre il cuneo contributivo sia un elemento importante e facilitatore che sicuramente ha aiutato e aiuta la ripresa economica in atto nelle due Province, ripresa economica più marcata in Alto Adige dove riscontriamo un aumento del gettito contributivo nel 2017 rispetto al 2016». Secondo i calcoli dell’Agenzia del Lavoro,sono stati 505 i nuovi assunti in Trentino nel corso del 2017 grazie agli incentivi provinciali. Da ricordare che anche gli aiuti nazionali avevano dato una grossa mano, soprattutto nel 2015, quando valevano 8 mila euro. Le assunzioni a tempo indeterminato sono poi calate di molto quando gli incentivi sono passati a 3 mila euro. Ma i dati dell’Inps dimostrano come in Trentino, e anche in Alto Adige, è rimasto un certo effetto benefico. In provincia di Trento le assunzioni a tempo indeterminato sono state 7.151 e le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine 4.496 per un totale di 11.647. Nel 2016 le assunzioni a tempo indeterminato sono 2.161 e le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine 2.194 per un totale di 4355. Nel 2017 si confermano i numeri del 2016. I dati sull’occupazione a settembre 2017 sono buoni e indicano un aumento del 5% delle assunzioni a tempo indeterminato.















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