DEGRADO

Gardolo, siringhe conficcate sugli alberi lungo la Via Crucis

A trovarle una ragazza che andava a spasso con il cane. Antonella Mosna, presidente della Circoscrizione: "Problema purtroppo noto. Abbiamo avuto anche segnalazioni di effrazioni alla porta della chiesetta"



TRENTO. Due siringhe piantate in un ramo. Le ha trovate una ragazza che andava a spasso con il cane al mattino presto di qualche giorno fa. 

Siamo lungo il tracciato della Via Crucis che da Gardolo sale verso Gardolo di Mezzo ed è un sentiero che a parte l’inizio è poi totalmente isolato e che è percorribile unicamente a piedi. 

Nel caso raccontato dalla ragazza (che ha poi fotografato le due siringhe) è stato sufficiente che il cane si spostasse di poco a lato della strada per imbattersi nelle due siringhe usate e conficcate in un ramo.

“Purtroppo è una zona conosciuta per essere frequentata da tossicodipendenti – spiega Antonella Mosna presidente della Circoscrizione – del resto nelle ore di buio è totalmente isolata. Abbiamo avuto anche segnalazioni di effrazioni alla porta della chiesetta che si trova al termine del percorso della Via Crucis, per altro segnalate alle forze dell’ordine”.

Il sentiero risulta essere abbandonato: “Infatti è stato programmato un intervento di sfalcio e di sistemazione da parte degli operatori del Progettone. Sarebbero necessari interventi anche ai capitelli ed alla chiesa stessa che però non hanno ancora trovato i finanziamenti necessari. Come circoscrizione abbiamo segnalato lo stato in cui versa questo sentiero, ma senza lo stanziamento dei fondi necessari per la riqualificazione, non si può fare davvero nulla”.













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