Garanzie eccessive la Rurale Fiemme va ko 

Il giudice ha ridotto di un milione e 200 mila euro le pretese della banca nei confronti dell’impresa Mich perché protette da un’ipoteca troppo vasta



TRENTO. La Cassa Rurale Fiemme pretendeva un milione e 697 mila euro dai soci della Mich srl per un vecchio debito che in partenza era di 197 mila euro ed era stato contratto dalla Fin.Am srl una finanziaria del gruppo Mich. La banca aveva anche ottenuto un decreto ingiuntivo al quale, però, i Mich si sono opposti vedendosi ridurre in Tribunale il debito a 497 mila euro. Il giudice Michele Maria Benini, infatti, ha accolto in gran parte le tesi dell’avvocato Pietro Claudio Antonio Morelli che difendeva Pierluigi Mich, Claudia Chiocchetti e la Mich srl. Secondo il giudice la banca aveva preteso garanzie eccessive a tutela del proprio credito, tanto che aveva esteso un’ipoteca su un immobile in Sardegna di proprietà della Mich e del valore di un milione e mezzo di euro. Peccato che su quel bene ci fosse già un compromesso di vendita tra la Mich e il costruttore Dalle Nogare che aveva anche versato un anticipo di 500 mila euro. La Cassa Rurale aveva esteso l’ipoteca all’immobile dopo questo preliminare. Dalle Nogare, per non perdere l’anticipo già versato si era offerto di versare alla banca anche un’altra somma per concludere l’affare, ma la banca ha rifiutato pretendendo il pagamento di tutto il valore dell’ipoteca. L’avvocato della Mich ha sostenuto che il rifiuto della Cassa Rurale ha fatto saltare l’affare da un milione e 200 mila euro. Il giudice ha accolto questa tesi e ha ridotto le pretese della Rurale di un milione e 200 mila euro, abbassando il debito della Mich srl da un milione e 697 mila euro a 497 mila euro. Il giudice ha anche osservato che le garanzie pretese dalla Rurale erano eccessive. Il giudice ha osservato: «In buona sostanza, il secondo mutuo fondiario del 2011 fu concesso alla Mich srl società che fino ad allora non aveva dato alcuna avvisaglia di scarsa solidità economica, per abbassare l’esposizione della Fin-Am srl per finanziamenti concessi dalla medesima Banca e al fine di assicurare alla Banca che era esposta con riguardo alla Fin-Am srl delle garanzie ipotecarie e personali sicure non aggredibili in sede di revocatoria, in caso di fallimento della Fin-Am, fallimento che poi era dichiarato effettivamente nel 2014». Ma in questo modo osserva il giudice « la Cassa Rurale ha ottenuto un eccesso di garanzia. Il danno è quantificabile in 1.200.000 euro costituito dal mancato incasso del prezzo della vendita della villa Fabbricato B a Dalle Nogare». E così le pretese sono state ridotte.















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