Fugatti: «Su Tunnel e A22 gravi ritardi» 

Il governatore ha chiuso la discussione sulla sua relazione di programma: «Pesanti le responsabilità delle giunte precedenti»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Governatore all’attacco sulle grandi infrastrutture: «Su Eurotunnel e A22 ora ci troviamo a dover scontare anni di ritardi, 10 almeno, accumulati dalle giunte provinciali precedenti» ha detto Maurizio Fugatti, chiudendo con la sua replica tre intere sedute d’aula dedicate alla discussione sul programma di legislatura. Il presidente, riempite 12 cartelle di appunti con le osservazioni dell’opposizione, ha replicato concentrandosi su una serie di macro temi: «Nella mia relazione non avevo toccato tutti gli argomenti. Ho voluto appositamente limitare la “vision”, per evitare che alla fine della legislatura (come è già capitato) ci si trovi poi a parlare di visioni. Ma sulle infrastrutture siamo in ritardo, molto, anche rispetto a Bolzano. Vediamo. L’Eurotunnel: in Alto Adige ci si è già focalizzati su almeno un paio di tratte accessorie a quella principale. In Trentino si è parlato solo dell’attraversamento del capoluogo. Le colpe? Non lo so, certo non di chi è appena arrivato alla guida della giunta. Parliamo di A22: non si creda che la Provincia accetterà passivamente, anzi, tutto quello che arriverà da Roma, da un ministro che tra l’altro non è nemmeno della Lega. Difenderemo la nostra governance, anche se si dovesse alla fine andare a gara. Mi si chiede della terza corsia: possiamo farla, noi abbiamo sempre parlato di terza corsia dinamica. Ma anche qui: cosa è stato fatto da chi ci è preceduto? Non si sono accorti, guardiamo quello che è successo l’altro giorno, che basta un incidente per paralizzare il traffico, senza che ci sia un modo di incanarlo. Sulla Valdastico - una richiesta che da anni arriva dalle categorie - siamo pronti a confrontarci per avere un progetto ma la nostra idea dell’uscita a sud di Rovereto è motivata da un’opportunità in cui noi chiediamo e che vogliamo difendere» ha detto Fugatti.

Il tema del presepe e della famiglia: «Invitiamo i presidi a fare il presepe nelle scuole, mi sembra naturale nell'autonomo Trentino e crediamo di non aver interferito con niente e con nessuno. Essere laici non significa essere laicisti». Sanità, guardie mediche: «Il problema è reale. Ci sono tante richieste che vengono dal mondo dell'imprenditoria. Non è un caso se la competenza della ricerca è stata affiancata allo sviluppo economico. Sul tema del lavoro crediamo che sia importante mettere le persone nelle condizioni di lavorare. In Trentino le risorse pubbliche sulla ricerca e sullo sviluppo sono al top. Intendiamo spostare un pò di risorse sulla ricerca applicata perché bisogna creare lavoro». E ancora: «Concordo sul piano Marshall per il patrimonio boschivo. Poi più autonomia e meno vincoli alle scelte delle scuole, così affrontiamo il tema del trilinguismo. Per le gestioni associate andremo nella direzione di ciò che intendono fare i Comuni, se le vogliono bene, se non le vogliono fare, non le faranno. Fra gennaio e febbraio vorremmo realizzare gli stati generali della montagna, una tematica centrale per il Trentino» ha chiuso.













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