Feste Vigiliane, ha vinto anche l’arte

I premiati dei concorsi di pittura e scultura del legno che hanno animato la kermesse cittadina


di Silvia Siano


TRENTO. Divertimento, gioco e svago: le Feste Vigiliane sono questo ma anche tanto altro. Sono lo specchio di un’effervescenza culturale e di una socialità diffusa che caratterizzano la provincia autonoma. Ecco lo spirito con il quale tanti artisti, pittori, artigiani del legno al concorso di pittura “At&immagine città di Trento” e al premio San Vigilio. L’arte non viene solo dalle mani, ma dal cervello. E le mani sono la finestra dell'anima. A saperle usare sapientemente sono stati: Flavio Palermo che ha vinto il primo premio, mille euro, del concorso di pittura con l’opera “Il lavoro nobilita la città”. Ad Emanuela Terragnoli è andato il secondo premio, 800 euro, con l’opera “Specchio del passato, riflesso del futuro”. Enzo Buratti ha vinto il terzo premio, 600 euro, con l’opera “Arricchimento”. Segnalazioni sono andate ad Alessandra Dagostin con l'opera “Trento: il sogno continua”, Rosanna Pellegrini con l'opera “È tempo di Nettuno”, Paola Zaltron con “Trento tra i racconti di una nonna e i sogni di un bambino”, un'opera di evidente simbolismo. Menzione anche a Rino Guandalini con l’opera “Verso il futuro”. La giuria, presieduta da Gianni Lollis e formata da Nicoletta Tamanini e Maurizio Scudiero, ha poi segnalato l'opera dell'artista Mariapia Poli, intitolata “Festa in Piazza”, che ha un forte impatto grafico e di colore e che potrà essere utilizzata come manifesto dell’edizione delle feste Vigiliane del prossimo anno.

Al quarto concorso “Premio San Vigilio” hanno partecipato 11 scultori del legno, che per tre gioni hanno creato le loro opere lungo le strade, creando un rapporto diretto con i visitatori. Nella categoria artigiani, iscritti alla Camera di Commercio di Trento, il primo classificato è stato Egidio Petri (1955, di Segonzano), autore dell’opera “L’origine del mondo”, in legno di cirmolo con al centro un grosso pezzo di granito rosso proveniente dalla Lapponia. Il secondo posto è andato a Gianluigi Zeni, del 1986, di Mezzano di Primiero, che nel 150° anniversario della nascita di Klimt ha voluto proporre un’opera dal titolo “Omaggio a Klimt”, un pannello in legno di tiglio lavorato a bassorilievo. Nella categoria libera il primo classificato è stato Florian Grott, 38 anni di Guardia di Folgaria, con l’opera “Torso di guerriero” realizzata con un tronchetto di ulivo. Il secondo classificato è stato Gianluca Pasquali di Lavis con “Il pianto dell'angelo”.













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