Fanno saltare il bancomat e rubano 30 mila euro 

Il colpo di notte, alla filiale di Vigo di Ton della Cassa Rurale della valle di Non L’esplosione ha fatto esplodere la cassaforte interna. Ora è caccia ai malviventi


di Francesca Quattromani


TRENTO. In pochi minuti «hanno aperto la cassaforte come un libro», hanno fatto saltare il bancomat con l’acetilene. Bottino da circa 30 mila euro, la scorsa notte alla filiale della Cassa Rurale della valle di Non a Vigo di Ton, in via Roma 5. Due le persone fermate dai carabinieri di Cles nelle campagne tra Vigo di Ton e Toss per accertamenti e poi rilasciate. Si tratta di due giovani di meno di trent’anni dell’est Europa. In mattinata istituito un posto di blocco alla Rocchetta per parecchie ore, in azione i carabinieri di Cles, i carabinieri del Settimo Reggimento di Laives; in volo l’elicottero nel Nucleo elicotteri di Laives.

Il colpo alle 2.45 nella notte fra giovedì e venerdì. «Uno scoppio pulito» ha detto Bruno Tomasini, responsabile della filiale di Denno e coordinatore della filiale di Vigo di Ton, il cui responsabile è Luca Cristoforetti. Tomasini è stato il primo ad arrivare sul posto, poco dopo i carabinieri. «E’ la seconda volta che i ladri prendono di mira questa filiale – ricorda – la prima dieci anni fa. Rapina a mano armata». La scorsa notte, l’allarme antintrusione e l’allarme antincendio sono scattati contemporaneamente, nella filiale di via Roma. Il silenzio è stato rotto da un botto di cui pare nessuno degli abitanti dei dintorni si sia accorto. Le telecamere, che non sono state interessate dalla deflagrazione, hanno ripreso tutto. Il bancomat della Rurale si trova in un una nicchia, un vano che misura circa un metro per parte. I malviventi hanno introdotto l’acetilene tramite la fessura dalla quale vengono emessi i contanti richiesti. Il gas, nell’esplosione, «ha aperto la cassaforte interna come un libro» dice Tomasini. Pochi secondi ed i ladri erano già a lato della banca, dove si trova una finestra. Dopo averla forzata sono entrati nell’ esercizio, hanno sfondato due porte ed hanno rubato i denari contenuti nella cassaforte, circa 30 mila euro.

La testimonianza. «Quando sono arrivato, dopo i carabinieri di Cles, nell’aria si sentiva un forte odore di polvere da sparo – ricorda ancora Tomasini- In strada non c’era nessuno. Presumo quindi che il colpo, uno scoppio pulito, non abbia svegliato i residenti della zona». Un uomo che abita vicino alla banca ha confermato. Le telecamere non hanno subito danni né sono state manomesse. «Hanno fatto il loro lavoro» chiude Tomasini mentre la memoria corre alla rapina a mano armata di dieci anni fa. Nonostante il colpo, al mattino la Cassa Rurale di Vigo di Ton ha regolarmente aperto le porte ai clienti, alle 8. Gli uffici non sono stai danneggiati. Bancomat fuori servizio, le due porte interne e la finestra laterale della banca sono state riparate. La Cassa Rurale della valle di Non è nata il primo di luglio dalla cassa Rurale Bassa Anaunia, Denno e Vigo. È nata dopo la fusione fra le quattro casse Rurali della valle di Non (Bassa Anaunia, Tuenno, Tassullo e Nanno e Anaunia. Il presidente è Silvio Mucchi il direttore è Massimo Pianamonti.















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