Espropri, l0 milioni ai Comuni

La Provincia pagherà le maggiori spese non previste: 4,5 milioni a Trento



TRENTO. I Comuni possono tirare un sospiro di sollievo. La Provincia sblocca 10 milioni di euro per coprire l’aumento dei costi degli espropri, che varie sentenze della Corte d’appello avevano condannato i municipi a pagare a seguito della nuova legge provinciale del 2008. Un conto salatissimo che aveva creato enormi problemi ai bilanci comunali e che solo per il Comune di Trento vale 4 milioni e mezzo di euro. La Provincia si era impegnata a coprire le maggiori spese attraverso un emendamento inserito nell’ultima Finanziaria. Ieri al Consiglio delle autonomie è stata presentata la proposta con cui la giunta destina 10 milioni del Fondo di riserva (che ne vale 25) a coprire gli oneri derivanti dall’aumento delle indennità di esproprio. Trento, come detto, è il Comune che beneficerà in maggior misura dell’intervento, per un importo di 4 milioni di euro. Pergine e Cavedine sono altre due amministrazioni che hanno finora già fatto richiesta di risorse. L’aiuto finanziario consentirà di completare l’iter di opere pubbliche rimaste in sospeso.

Il Consiglio delle autonomie ha anche discusso di concessioni edilizie, dando l’ok a un allargamento dei casi in cui scatterà il silenzio assenso se non sarà rispettato il termine previsto per i procedimenti: i pareri delle commissioni del paesaggio per la qualità architettonica (60 giorni), l’autorizzazione del comitato per interventi nelle aree agricole non soggette a tutela del paesaggio (90 giorni), il visto di corrispondenza per interventi con destinazione alberghiera e per i campeggi (30 giorni). (ch.be.)













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