tecnologia

E-commerce, è arcense il creatore di Bantoa

Francesco Calzà, con l’amico Manuel, ha ideato un sito di shopping online: 20 mila ordini in sei mesi


di Gianluca Marcolini


ARCO. La Busa assomiglia sempre più ad una piccola Sillicon Valley. E l'Alto Garda sta diventando la Cupertino italiana grazie alla professionalità e alla competenza di giovani imprenditori di Arco e Riva che hanno deciso di investire nel settore delle nuove tecnologie e nelle più moderne forme di espressione. Il precursore è stato Luca Cattoi, ideatore e fondatore di Graffiti 2000, che strada facendo ha preso sotto la propria ala protettrice molti giovani dalle idee fresche e vincenti.

Fra questi, anche una coppia di amici che ha deciso di intraprendere una nuova strada con risultati già eccezionali, in poco tempo. Uno dei due è l’arcense Francesco Calzà, figlio del notissimo Bruno "Piuma", mattatore in numerose edizioni del Gran Carnevale e tra i protagonisti della vita sociale e politica ai piedi del castello. Dopo aver lavorato a lungo come disegnatore di siti web, Franceco ha preso la decisione di una vita: un anno fa, circa, si è licenziato intraprendendo una nuova avventura imprenditoriale assieme all’amico amico Manuel Ferrigno.

L'intuizione è stata di buttarsi a capofitto nella creazione della prima piattaforma di «social fashion» in Italia. E' nato così «bantoa.com» che offre ai propri utenti lo shopping online assistito. In altre parole, si tratta di accompagnare i clienti nell’acquisto di capi di abbigliamento arrivando a suggerire la soluzione più indicata, l'abbinamento migliore e anche il prezzo più vantaggioso. E’ molto più di un semplice motore di ricerca, ma la filosofia è proprio quella: Bantoa mette insieme gli articoli dei vari siti (tipo Amazon e Zalando, tanto per citarne un paio) attingendo ad un guardaroba pressoché sconfinato.

«Uno speciale algoritmo apprende ed interpreta le preferenze degli utenti - spiegano i promotori - mostrando soltanto gli outfit più adatti al loro stile, ai gusti e alle caratteristiche fisiche. Basta collegarsi al sito bantoa.com per visualizzare, fin dalla homepage, i look scelti da fashion blogger, personal shopper e appassionati di moda che interpretano i trend del momento fornendo spunti e suggerendo abbinamenti». E' un po' quello che accade con Tripadvisor quando si cerca la meta per le proprie vacanze.

Durante i primi sei mesi del 2016 Bantoa è arrivata vicina ai 100 mila utenti registrati per un totale di 20 mila ordini e un fatturato vicino al milione di euro. Il sito conta oggi 500 mila visitatori unici al mese, con una media di 16 milioni di pagine viste.

I due fondatori, Calzà e Ferrigno, hanno convinto una cordata di investitori, formata da una decina di società, ad acquisire una quota della società, il 17%, per un controvalore di 340 mila euro. L'obiettivo prossimo è rilanciare la sezione dedicata all'uomo ed affinare ulteriormente l'algoritmo che interpreta le preferenze degli utenti. Non solo, a breve verrà testato il servizio in altri due Paesi europei.

Il business plan presentato agli investitori dai due giovani imprenditori punta a far diventare Bantoa, già entro la fine di quest’anno, il principale punto di riferimento in Italia per lo shopping online assistito.













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