Drone in rotta di collisione contro un elicottero  

I piloti della Provincia lo hanno evitato a Cei. Il velivolo, di grossa taglia, è poi sparito Immediata è scattata la denuncia per intralcio e pericolo alla navigazione aerea



TRENTO. Un drone sulla rotta di un elicottero della Provincia, nel pomeriggio di ieri, nei pressi del lago di Cei; sfiorata la collisione, ma la denuncia è scattata ugualmente. Il velivolo poteva mettere in pericolo la navigazione aerea: era pericoloso.

I piloti dell’elicottero lo hanno visto chiaramente, mentre erano in volo. Quello che si trovava sulla propria rotta era un drone. L’abilità, la prontezza dei riflessi, il capire subito che cosa sarebbe potuto accadere; pochi istanti appena, poi quel velivolo è tornato velocemente a terra. Nessun ferito a bordo, nessun danno all’elicottero, un Ecureuil. Si tratta di un mezzo della Provincia prestato al servizio tecnico dei vigili del fuoco. Un mezzo che, ad esempio, viene utilizzato nei servizi antincendio. Il drone che i piloti hanno visto chiaramente, non è un giocattolo, ma un mezzo “professionale”. Un velivolo di questo tipo sarebbe perfettamente in grado di far precipitare un elicottero se colpisse il rotore di coda. Non solo, data la sua massa, potrebbe anche danneggiare la protezione della cabina di pilotaggio. Questa è composta da vetro e plastica: se si spacca può compromettere la visione del pilota. Il drone che ieri ha sfiorato l’elicottero era talmente vicino da destare preoccupazione. Per questo motivo il Servizio antincendi della Provincia ha presentato denuncia contro ignoti per intralcio e pericolo alla navigazione aerea. Oltre una certa dimensione, infatti, i droni vengono considerati, a tutti gli effetti, sistemi di pilotaggio remoti. Sono considerati velivoli e per tanto sono soggetti a normativa Enac. Necessitano di brevetti ed autorizzazioni. Non solo, la zona del lago di Cei è area protetta e dunque non vi si potrebbero svolgere attività di questo tipo. Il fatto accaduto ieri rimanda alle cronache. L’uso dei droni di una certa portata che vengono utilizzati senza adeguata preparazione e, di conseguenza, senza le necessarie autorizzazioni. Il velivolo che ieri era sulla rotta dell’elicottero, sarebbe stato dunque usato con estrema leggerezza. Potente tanto da volare alto quanto un elicottero (esistono delle altezze oltre le quali è vietato comunque lanciare i droni), il velivolo del lago di Cei è sparito. Dopo la performance si è immediatamente portato a terra scomparendo, così come non si è trovata traccia della mano che lo ha azionato. Un fatto grave, che ha messo in allarme i piloti proprio per le potenziali conseguenze su un mezzo in volo e che ha quindi portato alla denuncia. (f.q.)













Scuola & Ricerca

In primo piano