TRENTO. Il Nucleo Operativo della Compagnia dei carabinieri di Cavalese ha trasferito presso il carcere di Bolzano un giovane originario della Val di Cembra, A.B.. Il ragazzo faceva parte della rete di spacciatori smantellata nel novembre dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione “Sciamano”. L’indagato, che si trovava agli arresti domiciliari, nonostante il divieto di comunicazione con terze persone, attraverso i social network facebook ed instagram lanciava dei messaggi intimidatori ai propri “clienti”. I messaggi cadevano proprio nelle fasi delle indagini in atto, al centro delle quali c’erano un centinaio di acquirenti tra i quali numerosi clienti del giovane stesso.

I carabinieri di Cavalese hanno evidenziato come le violazioni del ragazzo, oltre a contravvenire alle disposizioni del Giudice, erano inequivocabilmente dirette ai suoi clienti, affinché non collaborassero con la Polizia Giudiziaria. Una condotta letta dagli inquirenti come un preciso tentativo di inquinamento delle prove.