«Doppio passaporto? Crea solo confusione» 

Rossi scettico sulla proposta dell’Austria. «Sì» da Kaswalder e Ottobre. Fugatti: «Anche ai trentini»



TRENTO. «L’Europa ha molte nazionalità e molte lingue al suo interno, rischia di essere una proposta che crea molta confusione». Per il governatore trentino Ugo Rossi la proposta di doppio passaporto (italiano e austriaco) che il nuovo governo di Sebastian Kurz ha detto di voler offrire agli altoatesini di lingua tedesca a partire dall’anno prossimo va letta come «una scelta identitaria da contrapporre alle politiche europeiste di accoglienza dei profughi». Chiede invece l’estensione dell’offerta di doppio passaporto anche ai trentini, «in particolare a quei trentini che sono nati sotto l’Austria e hanno combattuto per l’Austria», il consigliere provinciale ex Patt Walter Kaswalder che chiederà un incontro al ministro austriaco.

Sulla stessa linea un altro ex Patt, il deputato Mauro Ottobre: «Ci sono oltre 50 mila persone a cui questo diritto non viene riconosciuto poiché i loro avi erano emigrati prima della fine della Prima Guerra Mondiale e negli elenchi risultavano cittadini austriaci». «Ben venga l'iniziativa austriaca - prosegue Ottobre - poiché riaprire il dibattito e riconoscere a questi discendenti trentini i loro diritti e dunque la cittadinanza. Presenterò istanza anche presso l’Ambasciata austriaca a Roma». Per Maurizio Fugatti (Lega) «la proposta va aperta a quei trentini che dimostrino di avere legami familiari con l’Austria».













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