UNA VITA SULLA STRADA

Dopo 41 anni Bellot saluta l’Arma

“Carracarajo” rimpiangerà i suoi storici stivali del radiomobile



ROVERETO. Se in città qualcuno chiede chi sia il brigadiere Danilo Bellot, pochi sapranno abbinare il nome al suo volto. Ma se invece si parla del “Carracarajo” (il nomignolo affibiatogli negli anni 80 pare dalla “mala” roveretana) allora sì che tutti sanno di chi si parla. Non fosse altro perché ha passato una vita sulla strada (al reparto radiomobile dei carabinieri) e prima o poi ha fermato (anche più volte) migliaia di roveretani: chi in motorino mentre cercava di scappargli e chi in macchina per un semplice controllo o per contestare qualche violazione al codice della strada.

Ma per Danilo Bellot (che ha concluso ieri la sua carriera con grado di brigadiere capo) ora è arrivato il tempo di deporre paletta e soprattutto (questo sembra sia il suo più grande rimpianto...) non potrà più indossare i suoi storici stivali dei quali andava orgoglioso. Così come era (e lo sarà sempre) orgoglioso di aver trascorso 41 anni nell’Arma quasi sempre sulla strada. La vita d’ufficio non faceva per lui: il suo reparto prediletto era il radiomobile.

E il fatto di essere sempre sulla strada gli ha consentito di conoscere migliaia di persone tanto da diventare la “memoria storica” dell’Arma a Rovereto. Perché lui sapeva (e sa) tutto di tutti, perché con la sua memoria di ferro si ricordava dell’incidente fatto anni e anni prima, della contravvenzione che ti aveva elevato magari fresco di patente, di quella volta che...: e allora giù con la solita paternale tanto da preferire una multa pur di non dover sorbirsi i suoi rimproveri. Ma lui era fatto così e di lui non ci si potrà dimenticare. «Ha sempre dimostrato grande disponibilità e i giovani dovrebbero prendere esempio da lui. Assomiglia un po’ ad un nonno che dà consigli giusti e preziosi. Se l’Arma è una famiglia, Danilo è la pietra angolare che sostiene la casa» dicono di Bellot in caserma. Che, c’è da scommettere, continuerà a frequentare anche da pensionato visto il suo legame all’Arma.

Bellot, nato ad Arsié nel 1953, è entrato nei carabinieri nel 1971. E’ stato in Piemonte, poi ad Aldino, quindi ad Egna, Bolzano, Borgo Valsugana. Quindi Lavarone e infine nel 1986 al radiomobile a Rovereto dove ha vissuto tutti gli eventi importanti che hanno contrassegnato la cronaca della città. (g.r.)













Scuola & Ricerca

In primo piano