Disoccupazione finita? Assegno più pesante 

Le novità della Provincia: per l’assegno di cura più gradualità nella rivalutazione degli importi



TRENTO. Icef, assegno unico e assegno di cura. Sempre priva di tre consiglieri di minoranza, la Quarta Commissione ieri ha approvato tre delibere della giunta. La prima modifica la disciplina Icef. La Provincia tutelerà con una franchigia di 20.000 euro le proprietà immobiliari diverse dall'abitazione di residenza. Inoltre si escludono dalla valutazione, per ragioni di semplificazione, le quote di comproprietà di beni immobili inferiori al 5%. Altra novità per l'Icef, non sarà valutata l'abitazione di residenza, escludendo le abitazioni di lusso, classificate in categoria A1, A8 e A9. La seconda novità punta a tutelare maggiormente le donne lavoratrici portando a 3.000 euro la deduzione forfetaria prevista per loro: «Questo – ha sottolineato l’assessore Zeni – per favorire il lavoro femminile rimuovendo uno dei possibili ostacoli rappresentato dalla perdita delle agevolazioni pubbliche a seguito di un aumento del reddito familiare».

La giunta ha preso atto delle difficoltà che possono interessare le famiglie con persone che hanno diritto all'assegno di cura, quando si vedono improvvisamente diminuire l'importo per il livello di gravità inferiore attestato dalla visita obbligatoria effettuata dall'Unità valutativa interdisciplinare, quando cambia la fascia di età al compimento dei 18 e dei 65 anni. Per questo la delibera stabilisce che questi soggetti potranno mantenere, per il primo anno, l'importo dell'assegno di cura corrispondente al livello di gravità riconosciuto prima della rivalutazione (eventualmente rideterminato per effetto dell'Icef). Nel secondo anno potranno mantenere l'importo corrispondente al nuovo livello di gravità, ma maggiorato del 50% della differenza tra l'importo dell'assegno di cura corrispondente al precedente livello e l'importo dell'assegno corrispondente al nuovo livello.

Novità infine per l’assegno unico. Dove uno o più componenti di un nucleo familiare si attivano per lavorare, il reddito viene escluso dal calcolo dell'indicatore Icef per evitare che un maggior impegno lavorativo si traduca immediatamente nella fuoriuscita dalla tutela. Se termina la Naspi o della indennità di disoccupazione, la quota dell'assegno viene incrementata nei 12 mesi successivi di un importo parametrato al genere e all'età del soggetto: per gli uomini con meno di 55 anni di 100 euro e sopra i 55 anni di 200 euro, per le donne fino a 55 anni di 150 euro e dai 55 anni di 300 euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano