DRAMMA AD ARCO

Dilaniato dagli alani gravissimo un uomo

Se Ivo Calzà è ancora vivo lo deve al coraggio di un vicino di casa, Luca Sturzen, che brandendo una scopa è intervenuto per scacciare gli alani (almeno due) che, usciti dal proprio serraglio, lo stavano sbranando in strada. Il drammatico fatto è accaduto ieri a Mogno ad Arco. Il suo vicino è proprietario di ben cinque alani: un maschio e una femmina adulti e tre cuccioli. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dei cani. Il rappresentante è molto grave a Rovereto. Ai veterinari dell’Asl spetta il "sequestro fiduciario" degli animali


Daniela Ricci


ARCO. Se Ivo Calzà è ancora vivo, lo deve al coraggio di un vicino di casa, Luca Sturzen, il quale brandendo una scopa è intervenuto per scacciare gli alani che, usciti dal proprio serraglio, lo stavano sbranando in strada. Il drammatico fatto è accaduto ieri alle 18, in una laterale di via Gazzoletti, a Mogno di Arco.

Ivo Calzà, 50 anni, Gazot per gli amici, rappresentante di una ditta che commercia utensileria, la Utr di Rovereto, abita a cento metri dal luogo in cui è stato assalito dai cani. Ieri si trovava a passare davanti alla casa di Claudio Mascher, proprietario di cinque alani: un maschio e una femmina adulti e tre cuccioli, due di un anno e l'ultimo di pochi mesi. Calzà li conosceva bene, quegli animali, tanto che pare si sia offerto di precedere una mamma con due bambini per tenere a bada uno dei cani che gironzolava per strada. Forse lo stesso alano che cinque minuti prima aveva tagliato la strada a un signore in motorino.

Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dei cani. Certo è che Ivo Calzà se ne è trovati addosso due - i cuccioli di un anno, delle bestie che pesano già più di 50 chili. Lo hanno buttato a terra e azzannato ovunque, strappandogli i vestiti di dosso, trascinandolo sull'asfalto. Alla fine, presentava profonde lacerazioni al viso, alla gola, al cuoio capelluto e alle braccia, nonché fratture alle gambe. I primi a soccorrerlo lo davano per spacciato, in realtà il rappresentante, ricoverato in prognosi riservata in chirurgia a Rovereto, è molto grave ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Ma torniano a ieri sera. Ivo Calzà si stava difendendo come poteva e gridava aiuto quando dalla casa di fronte alla villetta a due piani della famiglia Mascher è uscito Luca Sturzen "armato" di scopa. Il giovave ha assestato ai cani alcuni colpi, riuscendo a distrarli dalla vittima più che ad allontanarli. Gli alani infatti si sono rivolti anche contro di lui, che per non essere aggredito a sua volta è dovuto rientrare in casa. Nel frattempo, mentre una vicina che aveva sentito le urla s'era avvicinata con l'auto pigiando il clacson nel tentativo di spaventare i cani, a bordo della sua Mercedes è sopraggiunto anche Claudio Mascher. Solo allora, ai richiami disperati del padrone, gli alani si sono un po' calmati. A quel punto in strada, stretti attorno al povero Calzà, ce n'erano tre: i cuccioli, sul cui petto c'erano evidenti tracce di sangue, e la madre, Elisabet. Effetto branco.

Tutti, compresi il maschio adulto e il cucciolo più giovane, sono stati rinchiusi nel garage di Mascher, in attesa dei veterinari dell'Asl cui spettava disporre il "sequestro fiduciario" degli animali, così come prevede il regolamento di polizia veterinaria del 1954. In questi casi - spiegano i dottori Stefano Antolini e Franco Gatti - il primo problema che si pongono le autorità sanitarie è verificare se i cani sono affetti da rabbia: una probabilità remota, che però non si può escludere a priori. Per questo gli alani rimarranno in quarantena 10 giorni, affidati al padrone, che ne risponde in tutto e per tutto. Dopo sarà lo stesso Claudio Mascher a decidere la loro sorte. A meno che il sindaco, come autorità di pubblica sicurezza, non ordini l'abbattimento. Ieri, in via Gazzoletti, increduli di fronte all'asfalto e al fagotto di indumenti insanguinati, i residenti della zona ripetevano le stesse cose: gli alani fuggono spesso dal recinto ricavato dal giardino di casa Mascher, scorrazzano per la vie attorno, sono stati accalappiati un paio di volte anche dall'Ada. Pare abbiano morsicato una persona, un paio di mesi fa. Ma nessuno si aspettava una massacro del genere.













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