Dieta a base di carne cruda, attenzione ai pericoli 

Va per la maggiore per Fido e Micio la “Barf”, per alcuni veterinari più naturale Altri mettono in guardia perché potrebbe contenere batteri trasmissibili all’uomo


di Ivana Sandri


TRENTO. Le diete non imperversano solo in ambito umano, ma coinvolgono anche i nostri amici a quattro zampe. Attualmente fra chi non usa alimenti industriali va per la maggiore la "Barf" (Biologically Appropriate Raw Food), cioè una dieta basata sulla somministrazione a cani e gatti di carne cruda, ossa e organi.

Ian Billighurst, veterinario australiano e proprietario del marchio registrato "Barf Diet", dichiara che il cane si è evoluto per milioni di anni con una dieta naturale a crudo, pertanto quella sarebbe la sua fonte ideale di cibo. Sul fronte opposto stanno i detrattori che ne evidenziano i rischi, fra cui vi è la possibile contaminazione della carne da batteri e parassiti zoonotici (che possono causare patologie trasmissibili all'uomo). Un team dell'Utrecht University, in Olanda, ha voluto verificare nella carne cruda in commercio nei negozi per animali dei Paesi Bassi la presenza di due specie di parassiti e di quattro batteri. Nei 35 tipi di carne cruda surgelata commercializzata con 8 marchi differenti esaminati l'Escherichia Coli O157 è stato isolato in 8 prodotti (23%), la Listeria in 15 prodotti (43%), la Salmonella in 7 prodotti (20%).

Nell'uomo le infezioni da Escherichia Coli O157 e quelle da Salmonella sono state messe in relazione a gravi malattie. In alcuni prodotti sono stati rilevati parassiti non zoonotici, ma pericolosi per gli animali d'allevamento, mentre in 2 prodotti (6%) è stato trovato il Toxoplasma gondii, causa di un’importante malattia infettiva degli animali con un’alta incidenza nell'uomo, in cui solitamente è latente e non presenta sintomi, oppure questi sono simili a quelli dell'influenza o della mononucleosi nelle sue prime fasi acute. Solo in persone immunodepresse possono verificarsi sintomi più gravi, mentre il maggiore rischio rimane quello per le donne in gravidanza che ne vengano a contatto durante la manipolazione della carne contaminata.

Secondo i ricercatori «cani e gatti che mangiano carne cruda hanno anche più probabilità di essere infettati da batteri resistenti agli antibiotici rispetto agli animali che seguono alimentazioni classiche». Per questo anche per i nostri animali non sono consigliabili le diete fai da te, meglio rivolgersi al proprio veterinario, per i consigli del caso.















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