IL CASO

Danni al rifugio Bindesi, scoperto il presunto autore. Ripreso dalle telecamere a spargere chiodi

Il cinquantenne aveva avuto in passato una banale discussione con il gestore. Denunciato dalla Squadra mobile. LEGGI ANCHE: Il sabotaggio: manomesso l’impianto gpl



TRENTO. Identificato e denunciato dalla Squadra mobile di Trento il presunto autore di una serie di danneggiamenti al rifugio Bindesi. Si tratta di un cinquantenne trentino il quale, secondo l'accusa, fin dal novembre del 2018, in più occasioni aveva messo in atto una serie di comportamenti destinati a danneggiare l'attività del rifugio.

I gestori avevano segnalato la manomissione dei contatori dell'energia elettrica, la chiusura di quelli dell'acqua, lo sfondamento di alcuni vetri e lo spargimento di chiodi nel parcheggio del rifugio. Sulla base degli indizi raccolti, gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore di Trento Maria Colpani, con una serie di attività tecniche e grazie alle telecamere di sorveglianza, hanno notato un uomo che lasciava cadere alcuni chiodi nel parcheggio del rifugio.

Le sembianze e gli indumenti conducevano gli inquirenti ad individuare una persona che in passato aveva avuto una banale discussione per motivi di viabilità con i gestori del rifugio. Dopo averne controllato i movimenti per alcuni giorni, su disposizione della autorità giudiziaria la Squadra mobile ha perquisito l'abitazione dell'uomo trovando elementi che secondo gli investigatori provavano la sua responsabilità.

In questura, di fronte alle contestazioni, l'uomo ha riconosciuto la responsabilità di quanto accaduto. Con l'accordo dei rispettivi legali, l'autore del reato e la vittima si sono poi incontrati negli uffici della Squadra mobile per trovare una composizione.













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