il viaggio 

Dal Brasile «ritorno» a Mattarello 

Da oggi 18 discendenti di migranti trentini ricambiano la visita



MATTARELLO. Nel febbraio 2017 la Filodrammatica Arca di Noè di Mattarello, con un gruppo di amici e sostenitori, era andata in Brasile, nello Stato di Santa Catarina e cioè nelle zone che nel 1875 erano state risanate e colonizzate dai migranti trentini, in particolare Sigismondo Nardelli, partito proprio da Mattarello. Il teatro e il dialetto trentino, che lì ancora si parla, erano stati i ponti di comunicazione in una serie di incontri e relazioni che hanno trasformato quel viaggio in un’esperienza intensa di sorprese, conoscenze, emozioni, raccontata e illustrata nel volume “Merica Merica - Storie di migranti e commedianti”.

Il tempo e la distanza avrebbero potuto interrompere o affievolire quelle relazioni. E invece si sono consolidate, fino a immaginare e realizzare un “viaggio di ritorno”, sulle tracce di quei trisavoli che con fatica e tanto coraggio avevano gettato le basi per il futuro di figli e discendenti in Brasile. E così oggi arriveranno a Mattarello 18 persone, tra quelle incontrate nel viaggio: i loro cognomi sono tutti trentini. Verranno ospitate in famiglia, nelle case di chi aveva partecipato al viaggio in Brasile, così come loro avevano fatto con grande disponibilità e generosità.

Per i “fratelli brasiliani”, così vengono considerati dalla Filodrammatica, è stato organizzato un ricco programma di iniziative, per la cui realizzazione è stata coinvolta la Circoscrizione, le associazioni e l’intera comunità di Mattarello.

Il saluto di benvenuto in piazza del presidente della Circoscrizione Michele Ravagni riceverà nel primo pomeriggio i brasiliani provenienti dall’aeroporto di Verona.

Tra gli appuntamenti più importanti, l’incontro di accoglienza di giovedì 19, alle 21, in sala polivalente con l’intervento di Banda e Coro. L’incontro di benvenuto con il sindaco Alessandro Andreatta, previsto venerdì 20 mattina, per testimoniare la vicinanza della città a vicende che colpirono la comunità trentina, negli anni della emigrazione costretta da povertà e guerre, ma anche ai segni importanti che i Trentini di allora lasciarono al di là dell’oceano. Mentre venerdì sera, al Forte di Mezzo, musica con il tenore Gabriele Iori e il pianista Alessandro Simeoni e “ciacere attorno al foc” ovviamente con gli amici brasiliani.

Domenica 29 invece, alle 10, santa messa con gli amici brasiliani celebrata dall’arcivescovo di Trento Lauro Tisi accompagnata dal Coro parrocchiale e dal tenore Gabriele Iori.

Poi fra uscite Trento, Assisi, Roma, Padova, Venezia, Verona e qualche puntata sulle Dolomiti e comunque sempre tanta ospitalità delle associazioni e delle persone della Filodrammatica più vicine, il soggiorno dei brasiliani terminerà l’1 agosto, con le automobili dei volontari pronti a riportarli in aeroporto per riattraversare l’oceano e tornare nel loro nuovo Paese.

(g.m.)















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