Dai fumetti alla tela con l’arte antiviolenza che arrriverà dal Papa

Fulvio Bernardini e l’avventura di «Criminal Heart» Da Sanremo al Vaticano il quadro voluto dalla Fidapa


di Katja Casagranda


di Katja Casagranda

Con il suo “Rivisitismo” Fulber sta per portare la sua arte fuori dai stretti confini trentini. Fulber, Fulvio Bernardini, sta per affrontare un tour in tutta Italia con la sua opera pittorica “Criminal Heart”, (dipinto ad olio, un cento per centocinquanta centimetri), dedicato al tema della violenza sulle donne. E’ un tour nelle 250 sedi di Fidapa, (Federazione italiana delle donne nelle arti, professioni e affari) che arriverà in Vaticano. La Fidapa centrale, (a Sanremo), ha commissionato il lavoro pittorico a Fulber, quale vessillo e testimone di tutti gli eventi che da quest’anno saranno organizzati dalle varie sedi della Federazione.

E si sta lavorando per far partire il tour proprio dal palco di Sanremo, durante il Festival della canzone. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto sarebbero stati scelti da Fidapa quali padrino e madrina del quadro e quindi dei due anni di lavori di Fidapa per sensibilizzare e sviscerare il problema della violenza femminile.

Non solo. Al termine dei due anni di tour e di conferenze, tavole rotonde e discussioni di cui il quadro sarà testimone, lo stesso “Criminal Heart” saràdonato a sua Santità Papa Francesco, (vedi riquadro).

Se dunque la firma di Fulber fin’ora è stata associata ai fumetti e alle creazioni dei personaggi Gary e Spike, ma anche alle strisce come “La leggenda di Kino Vestenera” con la ricostruzione storica delle vicende di Padre Eusebio Francesco Chini, ora l’artista torna alle origini e al suo primo amore, la pittura.

“Prima di iniziare a disegnare fumetti-racconta Fulvio Bernardini- mi dedicavo alla pittura a cui mi ero appassionato all’età di tredici anni. Creo quadri ad olio con uno stile che ho coniato personalmente. Il Rivisitismo. I miei quadri infatti prendono spunto, anzi passano attraverso la lente della pop art, quelli di autori famosi che mi colpiscono particolarmente e che reinterpreto appunto con il Rivisitismo” Fulber ha già esposto in una personale a Madonna di Campiglio per l’Eco delle Dolomiti Il Sextante Edizioni con cui l’autore collabora. Una mostra che ebbe larga eco presso Milano Arte Expo sul cui sito trovò spazio una recensione della mostra. “La mia- precisa Fulber-è una rivisitazione delle grandi opere del passato e mi dedico prevalentemente ad un periodo preciso quello degli artisti degli anni 50 e 60.Nel mio percorso di ricerca sono stato folgorato da Roy Lochtenstein a cui guardo e da cui mi sono fatto ispirare e a cui sovrappongo lo stile della Pop Art, con il colore piatto senza sfumature, pieno e contrastante, i contorni netti e neri. Quindi faccio scivolare dal fumetto alla tela la mia arte in cui quando creo cerco di dare chiavi di lettura con cui leggere una storia” Dal teorico al pratico la filosofia artistic. a di Fulber è ben spiegabile sia in “Criminal Heart” ma ancor più nella tela “Tour de Pologne Pedalando verso il cielo” in cui lo spettatore può lasciarsi affascinare dal solo colore, dall’insieme grafico, dal rimando al fumetto con il cane giallo, lo Spike stilizzato anche firma di Fulber, oppure scoprire addentrandosi nel quadro tutti i rimandi alla Polonia, alla gara ciclistica e alla gara sportiva.

“Il Tour de Pologne ha preso il mio quadro a simbolo tanto da stamparlo sulle magliette” conferma Fulber. Stessa operazione per Codex Vroom, omaggio al mito Ferrari. “Codex Vroom nasce per la Vroom Ferrari-racconta Fulber-la manifestazione che si teneva in Val Rendena per la Ferrari, quando in valle arrivavano anche molti piloti di Formula 1, oltre che la scuderia di Maranello e i vertici Ferrari”. Nel quadro molteplici sono i piani di lettura .

“Per esempio-precisa Fulber- il viso di donna richiama l’Italia, visto che la Ferrari è italiana, sia appunto perché è femminile, sia per i colori verde rosso e bianco, occhi, capelli e pelle e bandiera italiana. Mentre il fregio in basso rappresenta tutti i circuiti del Gran Premio” Creazioni, ma pure rivisitazioni come Picasso e la sua Dora Maar o il rimando alla Graffiti Artdi Keith Haring, o ancora la rivisitazione di se stesso in “Relax” dalla versione del 1999 eseguita per un’azienda si cosmesi. Fulber ha esposto al Mart la gigantografia serigrafica ispirata a Fortunato Depero con il personaggio Gelindo e tutt’ora lega le sue tele all’esposizione Gyform, divani e poltrone, nello stabilimento della Val Rendena.













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