Contestato da una ventina di attivisti del «Bruno» 

Cori sotto la pioggia contro il segretario della Lega che non li ha neanche visti L’altra notte le vetrate della Cooperazione rotte da una ventina di sassi



TRENTO. Non si sono fatti scoraggiare dalla pioggia. Ma erano pochi. Una ventina di attivisti del Centro sociale Bruno che prima si sono ritrovati in piazza Pasi e poi, verso le 19 e 30, hanno marciato (si fa per dire visto che le gocce insistenti l’hanno fatta assomigliare più a una corsa alla chetichella che a un corteo) verso via Segantini. L’imponente, e non un’esagerazione, servizio d’ordine li ha bloccati all’incrocio tra via Segantini e via Romagnosi. Gli esponenti del Bruno hanno spiegato uno striscione con scritto: «Nessuno spazio al razzismo. Fuori Salvini dal Trentino». Ma non si sono potuti neanche avvicinare. Due furgoni e una trentina di agenti li conteneva. Ma tutti gli altri incroci erano presidiati da analoghi dispositivi. In tutto, tra poliziotti e carabinieri, gli uomini delle forze dell’ordine dispiegati per far filare tutto liscio erano almeno un centinaio. Tanto che Salvini quando è arrivato neanche li ha visti i contestatori. Il corteo proveniente da San Giovanni Lupatoto è arrivato verso le 9. Lo hanno fatto entrare da piazza Centa. Dentro, la sala della Cooperazione era già strapiena con tutti i 550 posti a sedere già occupati e qualche decina di persone in piedi. Fuori, con la vana speranza di entrare, almeno un altro centinaio di simpatizzanti di Salvini.

Il «benvenuto» a Salvini , nella notte fra giovedì e venerdì, ha preso la forma di una ventina di sassi che sono stati scagliati contro le vetrate della sede della Cooperazione, ossia del luogo scelto dal leader della Lega per il suo incontro di ringraziamento ai trentini. Una ventina fra sassi e bolognini che sono stati scagliati con forza poco dopo la mezzanotte. La mano? Al momento è difficile avere delle certezze, le indagini sono in corso da parte della polizia, ma le ipotesi più probabili guardano verso il mondo dell’antagonismo. E quello anarchico in particolare. Pochi gli elementi che sono attualmente in mano agli investigatori. Si sa che a colpire sono state almeno otto persone. Tante ne sono state inquadrate, con il volto coperto da una cappuccio per non farsi riconoscere, dalle telecamere. E poi ci sono i bolognini che sono stati lasciati a pochi passi dalle vetrate infrante. Ma sono di fatto inutilizzabili per arrivare ad individuare chi ha colpito nella notte.

La notizia del blitz vandalico è arrivata nel pomeriggio a Salvini che impegnato nelle tre tappe del tour che lo hanno portato a Trento. Il suo commento lo ha affidato a Twitter: «5 delinquenti non rappresentano né Trento, né i trentini. Questa sera alle 21 a Trento) aspetto tanta gente perbene con il sorriso e con la voglia di cambiare!». (u.c.)













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