Basket Serie A

«Con Sutton e Hogue o cambiamo gioco» 

Il g.m. della Dolomiti Energia Salvatore Trainotti: «Con Pascolo non c’è nessuna trattativa» 


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. La Dolomiti Energia Trentino si presenterà ai “blocchi” della stagione 2018/2019 (il 29 settembre la semifinale di Supercoppa con la Fiat Torino) guidata dal confermato Maurizio Buscaglia, priva della sua stella di maggiore grandezza Shavon Shields e forse anche di Dominique Sutton e Dustin Hogue, abbandonando in quel caso l’amata Small Ball. Il budget sarà leggermente inferiore o al massimo pari a quello di questa stagione. Sul mercato, per conto dell’Aquila Basket, potrebbe operare anche l’ex g.m. dell’Enel Brindisi, Alessandro Giuliani.

Sono queste le novità annunciate nella sua conferenza stampa di fine stagione dal general manager Salvatore Trainotti, a pochi giorni dalla finale scudetto persa a gara-6 con l’Olimpia Milano. «Faccio i complimenti all’allenatore, al suo staff ed ai giocatori per una stagione super – ha esordito Trainotti – Per il secondo anno siamo arrivati in finale scudetto: la prima era una sorpresa, la seconda dimostra che dietro c’è un grande lavoro. Siamo ancora con Maurizio Buscaglia perché ci supportiamo a vicenda, perché non ci sono problemi di condivisione del progetto. Poi voglio ringraziare la società, che ci ha sempre dato fiducia, senza cercare colpevoli quando le cose non andavano. E infine voglio ringraziare il pubblico per la spinta che ci ha dato, dimostrandosi capace di stare dentro le regole, facendoci prendere una sola multa in tutti i playoff».

Niente scudetto, ma la seconda finale consecutiva è comunque un successo, per Trainotti. «Non sempre vittoria e successo coincidono – ha proseguito il g.m. bianconero – per noi competere fino in fondo è già un successo. Il nostro obiettivo, adesso, è essere ancora competitivi, con l’esperienza riproporci a questi livelli. La differenza tra noi e Milano non sta nel roster più profondo, quanto nel fatto che, dopo gara-5, loro hanno alzato il livello mentre noi siamo rimasti a gara-5. Nelle prime cinque partite le due squadre si erano equivalse. Noi ovviamente non possiamo alzare il livello comprando più giocatori, ma solo creando un istinto diverso. Ma non dobbiamo ripartire da gara-6, bensì dalle difficoltà del girone d’andata».

In merito alle polemiche con il coach dell’Olimpia Milano Simone Pianigiani sul gioco “sporco” dell’Aquila, Trainotti ha chiarito di essere intervenuto solo per difendere il lavoro di Maurizio Buscaglia: «Quando si arriva a questi livelli è normale – ha detto, ridimensionando la portata dell’episodio – A Pianigiani alla fine ho fatto solo i complimenti».

Quindi il general manager dell’Aquila Basket ha aperto il capitolo roster 2018/2019: «Forray, Lechthaler e Gomes hanno un contratto per la prossima stagione – ha spiegato – Flaccadori, Franke, Shields, Sutton e Hogue lo hanno, ma con un’uscita, Gutiérrez e Silins non lo hanno. Shields farà la Summer League con New Orleans, che lo aveva visionato anche l’anno scorso: prima che in Eurolega, potrebbe trovare contratto in Nba. Bisognerà attendere la fine della Summer League per la sua possibile sostituzione con l’ex Devyn Marble. Noi vorremmo tenere Sutton e Hogue, ma il mercato è appena cominciato. Sutton vorrebbe un contratto in Eurolega, bisogna vedere cosa succede tra 10/15 giorni. Se lui e Hogue non venissero confermati, ripartiremmo con un nuovo progetto tecnico, non più legato alla Small Ball. Franke? Ho iniziato a parlare con Buscaglia sui giocatori per la prossima stagione oggi (ieri, ndr): certo, con l’utilizzo che ha avuto in questa stagione, considerato il fatto che dovremo ridurre gli stranieri di una (6+6) o due unità (5+5), è difficile che venga confermato. A Flaccadori non possiamo dare le garanzie di altre società, per noi prima di tutto viene il sistema. Lui è uno dei giovani più interessanti d’Europa nel suo ruolo. Ma se non trovasse modo di fare un vero step (una grossa società europea, ndr), potrebbe anche rimanere».

Trainotti ha smentito con decisione di avere avviato trattative per riportare Davide Pascolo a Trento («è sotto contratto con Milano, non abbiamo mai parlato con nessuno, con la squadra che abbiamo non c’entra nulla»), ma quanto c’è da crederci? Peraltro, lo stesso g.m. bianconero riconosce l’urgenza di «costruire un nucleo di giocatori italiani. Con le nuove regole, ovviamente, il loro prezzo è aumentato e tra un paio d’anni sul mercato ci sarà davvero poco. Questo c’impone di svilupparli in casa». Avranno minuti i giovani Conti, Czumbel e compagni? «Conti ha fatto benissimo a Belgrado, ma potrebbe andare in prestito per giocare. In ogni caso, per una società piccola come la nostra è stato un grande risultato mandare tre giocatori al torneo di Mannheim (lo stesso Conti, Erik Czumbel e Ladurner, ndr)».

Twitter: @mauridigiangiac

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