Civica trentina «attrae» anche Gios 

Borga e Civettini riempiono la sala all’Interbrennero e si presenta anche il professore. «Noi col centrodestra? Non è detto»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Una prova di forza da indirizzare (anche) alla Lega. Quale? Quella di una Civica Trentina capace di riempire la sala dell’auditorium di Interbrennero. E, ciliegina sulla torta per la creatura di Rodolfo Borga e Claudio Civettini, la presenza in sala, con tanto di applauditissimo intervento, del prof Geremia Gios, uno degli oggetti del desiderio (l’altro è Francesco Valduga) di una politica trentina alla spasmodica ricerca di volti e proposte nuove per l’autunno.

Civica Trentina, la motivazione ufficiale era quella, compie 5 anni. Ma, a sei mesi dal voto delle provinciali, la formazione è chiamata anche a decidere il proprio schieramento: ovvero se dare il proprio appoggio al centrodestra o se presentarsi come un contenitore di liste civiche, magari a fianco di Fugatti & C.

Svelando il finale di due ore di dibattito una risposta, definitiva, Rodolfo Borga non è ancora in grado di darla: «Prima la condivisione del programma e del progetto politico, le case si costruiscono dalle fondamenta. Il nostro candidato presidente deve sposare il progetto, quella è la caratteristica più importante» ha ripetuto, anche se l’ipotesi b, quella di una corsa parallela è ad oggi la più gettonata.

Va detto che il candidato presidente più probabile, ovvero Maurizio Fugatti, non si è strategicamente presentato all’Interbrennero, lasciando all’onorevole Diego Binelli l’onere di mandare un messaggio forte e chiaro a Civica Trentina: «Non c’è spazio per un terzo polo, venite al tavolo del centrodestra e parliamo di programma. Sciogliete in fretta le vostre riserve. Il nostro Fugatti è un nome proposto ma non imposto».

Nell’affollata platea si sono accomodati probabili compagni di viaggio come Walter Kaswalder (Autonomia popolare), si è fatto vedere Mauro Ottobre (Autonomia dinamica), di Gios diremo tra poco. Si sono seduti Roberto De Laurentis e l’ex senatore Renzo Gubert. E poi Giacomo Bezzi (tutt’ora sull’Aventino con Forza Italia), Claudio Cia (Agire), verso la fine è arrivata anche la senatrice azzurra Donatella Conzatti.

Civica Trentina ha un proprio zoccolo duro nel Basso Sarca, grazie a Civettini, nella Piana Rotaliana (grazie a Borga) ed infatti era presente il sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi e si difende bene anche a Borgo con l’altro sindaco Fabio Dalledonne, pure presente in sala.

Nessuno si offenderà però nel dire che la presenza in pubblico più nuova è quella di Geremia Gios, da tempo dialogante (anche) con Borga: «Sono qui perché da mesi parlo con i consiglieri di Civica Trentina, come sto facendo con Walter Kaswalder. Stiamo ragionando sulla necessità di cambiare il governo provinciale, negli obiettivi e nelle metodologie. Perché? É facilmente comprensibile: come si può dire che noi dobbiamo favorire l’immigrazione perché ci sono poche nascite e poi abbiamo nostri giovani laureati che vanno a lavorare altrove...?» ha esordito, scatenando un’ovazione dalla platea. «La risposta che ci danno e che si tratta degli effetti della globalizzazione, come se si trattasse di un processo inevitabile. E la Provincia risponde con le gestioni associate, con una modulistica sempre più complicata per i Comuni. Non possiamo avere delle chiese che a Trento rimangono aperte grazie alla presenza di volontari e che, ed è peggio, questa situazione venga poi vissuta come normale. La sicurezza andrebbe respirata e dovrebbe fare notizia un evento contrario. Ci serve una politica di qualità e dovremo evitare i predatori finanziari che arrivano anche qua. A chi mi dice di lasciare perdere, rispondo col mio impegno. Vedremo presto con chi allearci per cercare questo cambiamento».













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