Centri estivi, niente accesso ai bambini non vaccinati 

Sanità. Respinta in consiglio la mozione di Degasperi (M5S) che voleva togliere il divieto Spinelli: «La legge statale non ce lo permette». Fugatti ai 5 Stelle: «Avete voi cambiato idea»


Chiara Bert


trento. Niente soggiorni estivi (colonie, centri estivi, attività socio-educative) per i bambini non in regola con le vaccinazioni. La giunta Fugatti non cambia la linea tenuta fin qui dalla Provincia. Lo ha ribadito ieri in consiglio su una mozione del consigliere M5S Filippo Degasperi che chiedeva di rimuovere i divieti e di consentire anche ai bimbi non vaccinati di poter utilizzare i buoni di servizio erogati dalla Provincia per accedere ai servizi estivi. «Una discriminazione», ha detto Degasperi, «si tratta di misure di conciliazione importanti da cui escludiamo una fetta di famiglie».

La linea della giunta

A rispondere, al posto dell’assessora alla salute Stefania Segnana, è stato l’assessore tecnico Achille Spinelli: «I servizi estivi rientrano tra i servizi educativi per l’infanzia e tra i requisiti chiesti dalla legge per l’accesso c’è l’assolvimento degli obblighi vaccinali, a tutela della salute pubblica soprattutto in età infantile». Su questo punto, ha ricordato, si è espresso anche il Tar che ha giudicato inammissibile il ricorso dell’associazione “Vaccinare Informati”. «Le scelte della Provincia sono volte ad assicurare condizioni di sicurezza stabilite dal legislatore statale. Ci adegueremo tempestivamente se ci saranno novità».

La polemica di Rossi

Ha plaudito alle parole di Spinelli l’ex assessore Luca Zeni: «Ci fa piacere che in Trentino si porti avanti con coerenza la linea adottata, senza ambiguità, non come il ministro Salvini che liscia il pelo agli elettori no vax». La sorpresa è arrivata dall’intervento dell’ex governatore Ugo Rossi, il quale ha ricordato all’aula - non senza una punta polemica - che un emendamento che dava diritto ad usufruire dei voucher anche ai non vaccinati era stato approvato a dicembre 2017, una delle concessioni della sua giunta a Civettini (Civica) per sbloccare la legge di stabilità. A Rossi ha replicato Spinelli: «Dobbiamo rispondere a una norma nazionale». E a questo punto il consigliere del Patt ha attaccato la giunta: «Siamo alle comiche, l’apoteosi della vostra gestione dell’autonomia. C’è una legge trentina ma per voi vale quella nazionale».

Stop all’autocertificazione

Dopo una pausa chiesta dalla giunta, l’assessore ha chiarito che la posizione non cambia: «Fino all’11 marzo c’era la possibilità di utilizzare i voucher grazie all’autocertificazione, ma dall’11 marzo la norma nazionale richiede l’iscrizione all’anagrafe vaccinale. Dunque non è possibile obbligare gli enti ad accogliere i bambini non vaccinati». Nel dibattito è intervenuto anche il governatore Fugatti: «Sul tema ho un’impostazione laica, non mi permetto di fare lo scienziato. In campagna elettorale abbiamo detto che avremmo aspettato una norma nazionale. Quella norma era pronta ma è stata sospesa perché i 5Stelle non hanno avuto la volontà di portarla avanti». La mozione è stata bocciata con 21 contrari (tra i quali Zeni, unico del Pd a votare “no”), solo 2 sì (M5S) e sei voti di astensione (Pd e Futura), il Patt non ha partecipato al voto.













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