Folgaria

Cabinovia sul monte Cornetto Giorgio Toller getta la spugna

FOLGARIA. Dopo mesi di intenso lavoro speso a predisporre progettazione, rilievi e domande di finanziamento, accompagnati da colloqui con i tecnici del settore sia presso la Provincia che negli...



FOLGARIA. Dopo mesi di intenso lavoro speso a predisporre progettazione, rilievi e domande di finanziamento, accompagnati da colloqui con i tecnici del settore sia presso la Provincia che negli uffici comunali, Giorgio Toller è costretto ad abbandonare il progetto del rifacimento, in termini e concetti moderni, la cabinovia Folgaria-Paradiso. Tutto perché, egli dice, «i promotori della prima ora, si rifiutano di aderire, facendo mancare l'apporto finanziario, prima esplicitamente promesso».

Alcuni mesi orsono Giorgio Toller con iniziativa solitaria, ma sostenuta da finanziatori che lo sollecitavano ad andare avanti, aveva indetto alcune assemblee pubbliche dove illustrava una nuova realizzazione della dismessa cabinovia Folgaria-Monte Cornetto. L'iniziativa aveva riscosso l'interesse di alcuni operatori economici, nonchè della Carosello Ski e delle istituzioni locali, bene impressionati dal progetto Toller , ideato sui luoghi della vecchia cabinovia, ma con concetti evoluti e adeguati alla richiesta del turismo moderno. Basso costo di realizzazione, contenuti i costi di gestione, impatto ambientale decisamente controllato e soprattutto uso sia invernale che estivo. In molti ci credevano e molti avevano promesso la sottoscrizione finanziaria.

Ora pare che si batta in ritirata da parte dei più e Giorgio Toller lo comunica con una lettera densa di delusione e amarezza. Dopo aver ringraziato Carosello Ski, il vice presidente della Provincia Alessandro Olivi, il sindaco Toller e l'assessore Occoffer e ovviamente i tecnici e gli uffici provinciale che lo avevano supportato con consigli e suggerimenti, Giorgio Toller si dichiara «deluso e amareggiato, il mio entusiasmo è calato, non ho più voglia di andare avanti e di combattere, il mio stato di salute dice di pensare a me stesso, per cui lascio il campo e ritiro tutto ciò che abbiamo prodotto».

«In tempo di crisi bisognerebbe investire - avverte Toller, che il 27 ottobre scorso è rimasto vittima di un incidente con l’elicottero proprio mentre sorvolava la zona del rifugio Paradiso, sul monte Cornetto – e la cabinovia avrebbe portato innovazione e un buon biglietto da visita per il paese. C'è molto da fare – dice – per qualificare il nostro altopiano e la cabinovia sarebbe stato un ottimo tassello. Avrebbe prodotto alcuni posti di lavoro. Ma non si è potuto, quindi Toller si ritira con il cuore gonfio e che aveva offerto per un progetto al quale credeva, ma, indomito, sollecita a continuare» . (f.m)













Scuola & Ricerca

In primo piano