Buoni pasto, maxi gara da 55 milioni 

Pubblicato dall’Apac l’appalto per la mensa dei dipendenti pubblici: in quattro anni si stimano 10 milioni di consumazioni



TRENTO. Dopo il momentaneo blocco di tutte le procedure di gara voluto dalla giunta Fugatti all’indomani dell’allarme maltempo, ora gli uffici provinciali sono tornati a lavorare a pieno regime. E all’Apac, l’agenzia provinciale che si occupa degli appalti pubblici non solo della Provincia ma di molti altri enti pubblici del territorio, sono ripartiti col botto. È di ieri, infatti, la pubblicazione sul sito del bando per i buoni pasto da destinare a tutti i dipendenti pubblici (non statali) che lavorano in provincia di Trento. Si tratta del servizio sostitutivo della mensa, le tesserine da usare in bar e ristoranti, che - dopo la scadenza quadriennale del precedente contratto - ora va rinnovato.

Pur non trattandosi di un appalto relativo a lavori pubblici, la gara è una di quelle “pesanti” per gli uffici pubblici. L’importo di 55 milioni di euro obbliga alla procedura europea e c’è da scommettere che - come avvenne per l’ultima gara, quella di quattro anni fa - non mancheranno contestazioni e forse pure ricorsi, anche se questo è ciò che non si augurano all’Apac. La durata dell’appalto è di 48 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione della convezione e per rendere l’idea di che cosa stiamo parlando basta un solo dato: per definire la base d’asta di 55 milioni, l’agenzia degli appalti ha moltiplicato il valore nominale del singolo buono pasto, pari a 5,77 euro al netto di Iva, per 2,4 milioni di buoni pasto stimati ogni anno, moltiplicato per i quattro anni di durata del contratto che verrà sottoscritto: in tutto quasi 10 milioni di pasti da coprire. Un’altra domanda è: chi paga tutti questi soldi? Non certo la Provincia i cui lavoratori rappresentano solo una parte di tutti quelli che avranno nelle mani la tesserina che dà diritto al buono. E infatti il bando di gara spiega che «l’appalto è finanziato con fondi propri di ciascuna amministrazione contraente cui spetta del pari la liquidazione del corrispettivo di rispettiva competenza». Le amministrazioni coinvolte - va chiarito - sono tutte quelle pubbliche (comprese le società di sistema e la Regione) ad esclusione di quelle statali.

Ci sono tutta una serie di informazioni obbligatorie che i partecipanti alla gara dovranno fornire. Una in particolare riguarda la rete di bar e ristoranti nei quali è operativo il sistema offerto. E fu proprio in relazione a errate informazioni su questo punto che quattro anni fa proprio l’Apac fu costretta a revocare l’aggiudicazione al primo classificato (la Qui Group) e ad aggiudicare alla seconda, la CirFood.

(lu.pe.)















Scuola & Ricerca

In primo piano