Biciclette e automobili elettriche i contributi superano le domande 

Ambiente. L’assessore Tonina presenta i nuovi incentivi per l’acquisto delle e-bike: 8 milioni di euro nella finanziaria anche per sostituire le vecchie caldaie. Troppo poche le richieste, la Provincia ha avanzato risorse e ora le aumenta



Balzo nelle richieste di incentivi provinciali per auto e moto elettriche nel 2019 in Trentino, che sfiora il +300% rispetto al 2017, anno in cui sono state introdotte le agevolazioni. «Abbiamo ricevuto 182 richieste nell'anno 2019 rispetto alle 70 pervenute nel 2017-2018. Contiamo di arrivare a 200 domande entro fine anno» ha dichiarato Raffaele Carbone, responsabile dell'agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche Apiae. La ragione di questo "boom" di domande sta nell'arrivo del bonus voluto nel marzo 2019 dal governo nazionale: «L'incentivo provinciale e quello governativo sono cumulabili - ha spiegato Carbone - E questo ha fatto sì che molti si siano interessati all'acquisto di auto e moto elettriche». Voluto a fine 2017 dalla giunta Rossi, l'incentivo trentino per l'acquisto di veicoli elettrici prevede uno sgravio che arriva fino a 4000 euro per le auto elettriche e fino a 2000 euro per le auto ibride plug-in. «Questa è una precisazione importante - ha sottolineato Carbone - L'incentivo provinciale copre solo le ibride con ricarica da bocchettone elettrico e non quelle più diffuse che si ricaricano con la marcia del veicolo». A questa somma si può aggiungere l'ecobonus nazionale, con cui dal 2019 lo stato finanzia l'acquisto di auto a minori emissioni partendo da un massimo di 4000 euro scendendo poi in proporzione alla quantità di inquinanti emessi. A questo si aggiungono i 2000 euro che lo stato mette a disposizione per la rottamazione del vecchio veicolo, che non è invece prevista per ottenere gli incentivi provinciali. Si arriva dunque ad un risparmio potenziale di 10000 euro, il che è significativo se si considera che esistono ormai vetture elettriche certo non "economiche" ma di fascia media, con alcuni modelli che partono dai 23mila euro. «Gli incentivi provinciali possono coprire anche le colonnine di ricarica - ha spiegato Carbone - Con un massimo di 5 colonnine finanziabili per singola richiesta, ciascuna colonnina può ricevere un'agevolazione di 1500 euro». Anche in questo caso lo sgravio sembra significativo, ma occorre tenere presente che il prezzo base di mercato per acquistare ed installare una colonnina di ricarica privata si aggira attorno ai 12000 euro. Una spesa importante per un singolo, ma che diventa più sostenibile se messa in comune ad esempio tra condomini. Insomma, l'auto elettrica continua a restare un investimento impegnativo che respinge le fasce di mercato con minori disponibilità. Ma se si confrontano questi dati con quelli di appena dieci anni fa, appare evidente come i costi delle e-car siano scesi drasticamente, portandole sempre più vicine al mercato di massa.F.P.













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