«Bezzi parla di poveri con la Porsche in garage» 

Acque agitate pure in FI. Biancofiore: «La coalizione però lo tiene in un partito che danneggia solo noi»



TRENTO. Forza Italia e Giacomo Bezzi, fine di un amore. Almeno da quando, un anno fa, è tornata al timone regionale del partito Michaela Biancofiore. Bezzi si è piano piano defilato dagli azzurri e, il 21 ottobre sarà in lizza con l’Udc in quella che, a dirla tutta, è una sorta di lista del presidente. Ma guai a dirlo perchè fa arrabbiare tantissimo tutti i partiti. Bezzi comunque è in campagna elettorale da settimane (oggi la presentazione della lista in Bondone) e manda comunicati a raffica. Uno degli ultimi era la sua ricetta contro le povertà che riguardano anche il Trentino. E Biancofiore non ci ha visto più: «Trovo indecente, qualora Bezzi ne capisca il significato, che ci permetta di fare campagna elettorale sui più bisognosi -magari nascondendo la Porsche in garage o pontificando da qualche atollo delle Canarie. La Lega dovrebbe mettere il veto su di lui che già si autoproclama assessore attaccando paradossalmente proprio il partito di Salvini e Fugatti che gli sta facendo da autobus, come facemmo ingenuamente anche noi nel 2013. Bezzi notoriamente non porta un voto ma te ne fa perdere tanti.Voglio comunque rassicurare gli elettori, non è lui che se ne è andato , siamo noi che non lo avremmo mai ricandidato e chiedo agli amici dell’Udc, che a livello nazionale appartengono ai gruppi parlamentari di FI, di ripensare ad offrirgli l’ennesimo salvagente finchè sono ancora in tempo».

Osserva ancora la coordinatrice regionale: «Nonostante la sua mancanza di rispetto e di contro il parere dei vertici, per un’iniezione di fiducia l’ho candidato nella lista proporzionale alle politiche del 4 marzo scorso e mantengo custoditi nel mio cellulare gli sms di invito a candidarsi anche alle provinciali. Invito da lui sdegnosamente rifiutato in quanto senza il suo mentore che gli costruì l’elezione senza concorrenza alle comunali, il confronto nell’agone della politica del consenso vero dove conta l’olio di gomito, non gli interessa. Forza Italia non ha bisogno di pontefici dei noantri, ma di gente appassionata che con lavoro e sacrifici vuole partecipare all’auspicato rinnovamento del Trentino e a fare dei trentini - e non del potere politico, i protagonisti dell’Autonomia.La nostra lista di persone serie e che vengono dalla trincea del lavoro, rispecchia queste caratteristiche».(g.t.)













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