sanità

Bando pediatri: 9 candidati, tre domande per Cavalese

Scaduti i termini dell’ennesimo concorso. Bordon prudente: «Vediamo quanti si presenteranno». Per salvare il punto nascita ne servono altri quattro



TRENTO. Nove candidati, di cui tre hanno espresso come prima scelta l’ospedale di Cavalese. Questo l’esito del nuovo (ennesimo) bando dell’Azienda sanitaria per trovare pediatri e tenere aperta la speranza di una riapertura del punto nascita di Cavalese, chiuso dallo scorso marzo proprio perché non rispettava i requisiti minimi di organico per garantire il funzionamento del reparto 24 ore su 24 e non part time, come era avvenuto a Cavalese nell'ultimo periodo di attività.

Il direttore dell’Azienda Paolo Bordon predica grande prudenza: «Anche quando abbiamo avuti molti candidati, poi pochi si sono presentati effettivamente al concorso». All’ultimo concorso, lo scorso aprile, su 10 candidati che avevano fatto domanda, alle prove selettive si erano presentati in sei e a conclusione delle tre prove solo due (donne) erano risultati idonei, di cui solo una aveva dato la disponibilità ad andare a lavorare in val di Fiemme. Insomma la strada è ancora lunga e la concorrenza tra ospedali in Italia per accaparrarsi pediatri è altissima. Di fronte alle proteste della val di Fiemme, la giunta provinciale e Azienda sanitaria hanno deciso comunque di andare avanti e riprovarci. Le speranze di riattivare il punto nascita non sono però realisticamente molte, e questo per una serie di motivi: oltre alla grande richiesta in tutta Italia della figura di pediatra, sono in pochissimi ad esprimere la preferenza per Cavalese. Tanto più dopo la chiusura del reparto e la conseguente difficoltà di trovare pediatri intenzionati a mettersi in gioco per un punto nascita che al momento non c’è e dove il numero dei parti era da anni ampiamente al di sotto della soglia di sicurezza stabilita dal ministero. Per convincere a lavorare a Cavalese non era servito nemmeno l’incentivo economico promesso dall’Azienda ai pediatri degli altri ospedali disposti a fare turni in val di Fiemme: su 45, zero disponibilità. Ma a Cavalese non servono solo pediatri: l’Azienda sanitaria ha indetto nei giorni scorsi un bando di mobilità volontaria per ginecologi che vogliano passare da altre amministrazioni all’ospedale di Cavalese. Il termine per presentare le domande scadrà il 5 ottobre.

(ch.be.)













Scuola & Ricerca

In primo piano