Auto, scattano gli ecobonus: i trentini pensano all’elettrico 

Il mercato. Gli incentivi stanno creando interesse anche se scarseggiano le vetture disponibili I problemi restano legati alla scarsità delle colonnine di ricarica e ai prezzi ancora alti


Daniele Peretti


TRENTO. Come in un campagna di marketing aggressivo sono arrivati prima i bonus che la reale disponibilità delle autovetture elettriche, in maniera tale che l’interesse dei potenziali acquirenti è salito alle stelle. Da poche settimane sono scattati gli incentivi e le penalizzazione per l’acquisto di auto ecologiche. I trentini, per il momento, si informano, ma sono molto attratti dalla novità. La settimana scorsa Activa ha fatto Test Driver della nuova Mini Mini Cooper SE ALL4 alle Miniere di Tassullo, mentre sia Bmw che Toyota hanno a disposizione nei propri saloni le autovetture da far provare alla potenziale clientela. Camilla Girardi presidente della categoria autoconcessionari: «Siamo di fronte ad una situazione in continua evoluzione. Di certo l’introduzione dell’ecobonus ha scatenato l’interesse della clientela, anticipando la reale disponibilità del mercato».

Gli sconti

Facciamo un esempio pratico della scontistica per l’acquisito? «Abbiamo la possibilità di sommare il bonus statale a quello provinciale ed eventualmente anche quello previsto per la rottamazione. Abbiamo 6mila euro per chi acquista un’autovettura con emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi per chilometro, 4mila euro è il contributo provinciale ai quale se ne aggiungono altri 2mila di sconto praticato dai concessionari convenzionati con la Provincia. Lo sconto diminuisce nel caso di autovetture ibride, ma raggiunge comunque i 6500 euro. In questo una berlina è acquistabile sui 15mila euro e circa 23mila per un’autovettura di gamma superiore, ovviamente non di lusso”. Con queste premesse parrebbe un affare, ma lo è anche nella realtà dei fatti? A batteria carica, si riescono a fare circa 400 chilometri ed il rifornimento medio dura sulle 6 ore. In base al modello, le batterie possono essere a noleggio oppure comprese nel prezzo d’acquisto e ovviamente una vettura a trazione elettrica non ha alternative a batteria scarica, mentre meglio può andare con quella ibrida: «L’attuale limite è quello delle infrastrutture, ovvero le colonnine per il rifornimento. Il Trentino Alto Adige con i suoi cento punti di rifornimento – sottolinea Camilla Girardi – è la prima regione italiana, mentre nel resto d’Italia la situazione è in fase di sviluppo. I tempi di ricarica si possono accorciare utilizzando le soste per farlo. Ad esempio nel parcheggio della Lidl di Trento ci sono quattro postazioni che si possono utilizzare mentre si va a fare la spesa. Di certo la trazione elettrica è un nuovo modo di gestire la macchina».













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