Appalto senza gara, cda della Apsp condannato 

Gli amministratori della San Valentino di Levico dovranno risarcire 20 mila euro Contestato l’incarico a un’ associazione di infermieri affidato direttamente



TRENTO. La Corte dei Conti ha condannato al pagamento di circa 20 mila euro gli ex membri del cda dell’Azienda pubblica alla persona San Valentino di Levico per aver affidato senza gara a un’associazione di infermieri professionali il servizio di fornitura di servizi infermieristici per un compenso orario feriale diurno di 25 euro e straordinario festivo di 27 euro. I membri dell’ex cda dovranno risarcire proprio la San Valentino. Il primo affidamento era stato deciso per il 2012 e poi era stato prorogato per il 2013. Le delibere in questione sono state impugnate davanti al Tar da uno studio infermieristico privato che lamentava la lesione del principio del confronto concorrenziale. Il Tar ha ordinato così alla Apsp San Valentino di invitare anche lo studio privato che aveva presentato il ricorso a un confronto concorrenziale. La gara poi è stata vinta dall’associazione di Trento cui l’incarico era stato affidato in un primo tempo, ma con un corrispettivo orario di 17,97 euro per le prestazioni diurne feriali e di 17,98 euro per quelle festive. Insomma rispettivamente 7 e 9 euro in meno rispetto a quanto pagato dalla Apsp San Valentino nel 2011 e nel 2012. La Procura della Corte dei Conti aveva calcolato un danno erariale di 45 mila euro. La corte, però, ha condannato i membri del cda Pasquale Adolfo, Sandra Andreatta, Marco Francescatti, Cristina Trentini, Giuliano Avancini e Roberto Vettorazzi una somma vicina ai 20 mila euro. I primi quattro dovranno pagare 4 mila e 300 euro, gli altri cifre minori.













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