Allarme per l’aumento degli aborti 

Nel 2017 sono stati 703. Segnana: «Campagna ad hoc se il trend si confermerà»



TRENTO. «L’aumento nel 2017, in controtendenza rispetto agli anni precedenti e al resto d’Italia, del numero degli aborti avvenuti in Trentino deve essere analizzata e deve far riflettere». Così l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Stefania Segnana, commenta i dati presentati in Parlamento dal ministro alla Salute in merito all'attuazione della legge 194 sull’interruzione di gravidanza.

In Trentino nel 2017 ci sono state 703 interruzioni di gravidanza contro le 684 dell’anno precedente. Unico caso di aumento in Italia. «In un momento in cui la politica provinciale si pone degli obiettivi per contrastare la denatalità e aiutare le coppie ad avere figli - aggiunge Segnana - leggere di un aumento dei casi di aborto volontario richiede un’analisi approfondita e una valutazione attenta. Se in Trentino vi è un trend in controtendenza relativamente ad un argomento che riguarda tutta la società - aggiunge l’assessore - è il caso di affrontare il tema e avviare un confronto per verificare le motivazioni di questo aumento e capirne le cause. Da parte mia e dell’assessorato alla salute ci attiveremo per capire se ciò è un’eccezione riferita a quell’anno specifico o se, valutando i numeri del 2018, vi sono motivi concreti per pensare che anche negli anni prossimi questa tendenza si dimostrerà in crescita. Di conseguenza in questo caso bisognerà attivare una campagna di sensibilizzazione e utilizzare i Consultori per dare tutte le giuste informazioni alle donne che si trovano a dover prendere una decisione non facile e accompagnarle in questa difficile scelta».













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