Allarme del questore: "A Trento mancano poliziotti"

Alla festa del corpo celebrata a Riva del Garda il questore Angelo Caldarola ha detto che "la polizia è afflitta dalla carenza di risorse umane". Parte un progetto di e-security all'avanguardia in Italia



RIVA DEL GARDA. ''La Polizia in Trentino è afflitta non solo da problemi di carattere finanziario, che abbiamo in parte superato, ma soprattutto dalla carenza di risorse umane che, non ripianate, ci obbligano ad una continua rivisitazione e razionalizzazione sia dell'aspetto organizzativo che operativo''.

Lo ha detto il questore di Trento, Angelo Caldarola, in apertura del suo intervento alla Festa per il 158/o anniversario di fondazione della Polizia, al Palacongressi di Riva del Garda.

''Per tenere il passo con una società dinamica ed in rapida mutazione, abbiamo richiesto al nostro personale grandi sforzi ed una dedizione più intensa'', ha aggiunto Caldarola il quale ha spiegato che la scelta di tenere l'annuale festa della Polizia a Riva del Garda e non a Trento è legata a due motivi: ''rendere un doveroso riconoscimento alle altre realtà periferiche della Polizia di Stato in provincia e valorizzare il Patto per la sicurezza dell'area del Garda, tenacemente voluto dal ministro dell'Interno''.

''Per accrescere il senso di sicurezza dei cittadini, stiamo studiando un nuovo progetto e-Security sulla città di Trento''.

Lo ha detto il questore di Trento, Angelo Caldarola, intervenendo alla 158/a festa della Polizia, a Riva del Garda, precisando che tale progetto sarà il primo del suo genere in Italia.

''La città - ha precisato Caldarola - è stata suddivisa in 38 microaree, attraverso un sistema informativo ed innovativo di raccolta dati, finalizzato alla prevenzione della criminalità predatoria ed alla gestione della sicurezza''.

''Il progetto che stiamo varando è certamente ambizioso e si prefigge non solo l'obiettivo di ridurre ulteriormente i tassi di criminalità, ma soprattutto quello di aumentare il senso di sicurezza dei cittadini trentini'', ha aggiunto il questore il quale ha sottolineato che è stata completata la mappatura provinciale di tutti gli obiettivi considerati a rischio.

''Il lavoro, che è stato imponente, consente di avere finalmente una conoscenza dei punti strategici permettendo una celerità di intervento, ovviamente in stretta ed armoniosa azione sinergica con le altre forze di polizia, nonché una fidelizzazione dei soggetti interessati''.

''Solo attraverso un più accentuato concetto di sicurezza partecipata, ovvero forme di polizia vicina alla gente, si può far crescere ancora maggiormente la sicurezza, che in Trentino è già elevatissima'', ha concluso Caldarola.













Scuola & Ricerca

In primo piano