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Al Ballino l’orso sbrana un lama

Era uno dei sei allevati da Carlo Parolari poco a monte del Lago di Tenno, già attaccati quattro anni fa


di Graziano Riccadonna


BALLINO. Ritorna a farsi vivo l'orso al passo di Ballino e lo fa ancora una volta predando i grossi lama dell'allevamento di Carlo, Parolari che si trova poco sopra il paese di Ballino. Era già successo 4 anni fa. Il grosso lama, una femmina, era custodito in un recinto tradizionale, purtroppo non potenziato con la recinzione elettrica, come invece lo era l’area dove si trovava il resto del gregge: in qualche modo l’orso deve essersene reso conto e superato lo steccato ha potuto agire indisturbato.

L'orso dunque per la seconda volta ha preso di mira l'allevamento di Carlo Parolari, che si prende cura ra altri animali meno “esotici”, anche di una mezza dozzina di grossi lama americani, che tiene in località “Castil”, poco a monte del lago di Tenno.

Si tratta di animali di una certa stazza e fisicamente molto solidi, tanto da essere usati tradizionalmente in Sud America anche come bestie da soma, e dal carattere combattivo: non si lasciano vincere facilmente. Nulla però che possa competere con la forza e gli artigli di un orso adulto, che come era prevedibile anche l’altra notte è riuscito ad averla vinta ed ha lasciato il grosso animale a terra, praticamente sgozzato, abbandonando però immediatamente la zona dopo la lotta. Per questo, onde evitare ulteriori assalti all'allevamento, la Forestale ha lasciato la carcassa dell’animale all’esterno del recinto. Come previsto, l'orso è infatti tornato per finire regolarmente il suo lauto pasto.

L'allevatore, rassegnato alle incursioni del plantigrado, si augura che nei futuri assalti non venga preso di mira il resto dell'allevamento, composto da daini e altre specie alpestri: per questo ha predisposto le opportune difese di filo spinato, unico antidoto, pare, alle incursioni dell'orso.













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