Ail, la metà delle risorse destinata alla ricerca 

La Festa provinciale. Al Palalevico l’incontro annuale, giunto alla ventunesima edizione Con una parte importante del bilancio finanziate anche le borse di studio ospedaliere


Fernando Valcanover


Levico terme. Festa per circa 350 soci attivi di tutto il Trentino al Palalevico, nell’edizione numero 21 della Festa provinciale del “Volontario Ail”, per ricordare gli eventi principali del loro impegno dedicato a raccogliere risorse per le finalità di Ail Trentino, associazione che si adopera per combattere leucemie, linfomi, mielomi. Una festa nel segno della speranza per gli ammalati, come hanno ricordato gli oratori intervenuti, con l’importante aggiunta dei dati del bilancio, entrate e impegni che testimoniano lo sforzo generale dei volontari e dirigenti.

Nel dettaglio, le risorse arrivano per il 35% dal 5x1000, dalla cessione delle uova di Pasqua, 24%, da donazioni di privati, 17%, dalle cessione Rose di Natale, 15%, da donazione di Enti, 4%, dalla Pedalata per la vita, 3%, dalla BondonAil, 2%. Una buona fetta degli impegni, il 55%, riguarda i finanziamenti della ricerca, il 26% le borse di studio ospedaliere, il 14% il sostegno ai pazienti il 3% quello psicologico, il 2% gli acquisiti strutture ospedaliere.

Con la regia del giornalista Gabriele Buselli, sono poi iniziati gli interventi. «Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 20 anni della nostra associazione e della vostra dedizione alla nostra causa», ha esordito il presidente provinciale Roberto Valcanover al termine del filmato che ha ricordato l’accoglienza di Papa Francesco ad alcune migliaia di volontari, dirigenti e collaboratori riuniti nella sala udienze per il 50° dell’Ail Nazionale. Gli ha fatto eco il vicepresidente nazionale Daniel Lovato, che ha sottolineato il valore del volontariato, ricordando che oggi Ail dà supporto e assistenza a 2600 ammalati in ospedale e nelle 36 case Ail, e ad altre 2100 al loro domicilio. Valcanover ha accennato anche all’importante progetto della casa di accoglienza Paolo Mattedi inaugurata a Trento, evidenziando le tre aree di intervento che Ail Trentino finanzia: il supporto diretto dato al paziente, il finanziamento dei progetti di ricerca e la collaborazione con l’Azienda sanitaria trentina, l’ospitalità e l’assistenza psicologica agli ammalati in caso di cure in ospedale.

Presente la psicologa Sara Bellone, è stato commentato il video canzone dell’esperienza di Gabriele Rapper, un ammalato che poi non è guarito, seguita da quella di Elisa Bortolotti, ormai fuori dal tunnel. Spazio poi anche ai protagonisti della ricerca. Il vicepresidente Ail, Gianluca Farina, ha presentato i due ricercatori Lorena Zubovich e Alessandro Provenzani, assieme al professor Paolo Macchi del Cibio di Povo, responsabile scientifico dei progetti di ricerca di Ail Trentino. Infine la dottoressa Anna Guella, responsabile dell’unità di ematologia, e i due borsisti finanziati da Ail, un ematologo e una psicologa, che hanno spiegato i progetti ai quali stanno lavorando.

È intervenuto poi il revisore dei conti Andrea Endrizzi, che ha illustrato, come anticipato le entrate Ail 2018 e gli impegni finanziati. La chiusura infine con due ragazze della scuola Artigianelli, protagoniste della realizzazione del nuovo logo di Ail Trentino, e un ringraziamento per la collaborazione grafica, tramite il professor Andrea Alessandrini. Quindi il via alla cena con il piatto trentino in amicizia.

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